L’Aula della Camera dei Deputati ha approvato, il 15 gennaio 2025, con un risultato di 175 voti favorevoli, 7 astenuti e 108 contrari, la prima risoluzione presentata dalla maggioranza riguardante la situazione a Gaza. Questo provvedimento, che esprime sostegno al piano degli Stati Uniti, prevede anche l’impegno a riconoscere lo Stato palestinese, a condizione che Hamas liberi tutti gli ostaggi e rinunci a qualsiasi presenza politica e militare sia a Gaza che in Cisgiordania.
Dettagli della risoluzione
La risoluzione approvata contiene dieci impegni specifici, tra cui la continuazione delle azioni per garantire il rientro rapido e sicuro degli attivisti a bordo della “Flotilla”. Questa iniziativa ha ricevuto anche il sostegno di Più Europa, che ha votato a favore del piano americano per Gaza.
L’Aula ha invece bocciato la mozione unitaria presentata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra, relativa al riconoscimento dello Stato di Palestina. Sono state approvate, al contrario, le mozioni di Italia Viva, che ha sollecitato il governo a lavorare per il “piano Blair per Gaza”, sostenendo la soluzione dei “due popoli e due Stati” e il rispetto dei diritti costituzionali dei cittadini italiani a bordo della Flotilla. Anche la proposta di Più Europa si concentra sul supporto al piano di Trump e sulla futura ricostruzione della Striscia di Gaza.
Reazioni politiche
Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato il voto, affermando che il risultato è stato molto chiaro. Prima dell’inizio delle votazioni, ha avuto un colloquio con il Ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, per ribadire la necessità di un trattamento corretto e non violento per tutti i cittadini italiani coinvolti. Tajani ha anche sottolineato che l’Italia è pronta a garantire assistenza ai cittadini di altri paesi.
Alfredo Mantovano, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha evidenziato l’unanimità con cui è stata approvata la proposta di legge, sottolineando che non era scontato e che è stato il frutto di un lavoro parlamentare approfondito. Mantovano ha aggiunto che sono state ascoltate tutte le posizioni e che si è cercato di reperire le risorse necessarie, dato che la legge comporta un onere finanziario significativo, considerando che si tratta di un giorno in cui la maggior parte degli italiani non lavora. Il sottosegretario, attualmente impegnato nelle celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco, ha definito questi eventi come segnali di responsabilità e impegno collettivo.