Il 2 ottobre 2025, in diverse città italiane, si sono svolti cortei e presidi che hanno coinvolto studenti e attivisti. Le manifestazioni si sono estese da nord a sud, con un’attenzione particolare alle università di Milano, Roma e Napoli, dove gli studenti hanno occupato gli spazi accademici per esprimere il loro dissenso. A Genova, i manifestanti hanno bloccato un casello autostradale, creando disagi al traffico. La situazione è diventata tesa anche alla stazione di Bologna, dove si sono registrati scontri tra le forze dell’ordine e i partecipanti al corteo.
Le manifestazioni nelle università
A Milano, Roma e Napoli, gli studenti hanno preso parte a occupazioni delle università, un gesto simbolico per richiamare l’attenzione su temi quali il diritto allo studio e le difficoltà economiche che molti giovani affrontano. Gli atenei sono stati trasformati in luoghi di discussione e confronto, con assemblee e dibattiti aperti al pubblico. Gli studenti hanno denunciato la mancanza di investimenti nel settore dell’istruzione e hanno chiesto un intervento immediato da parte del governo per migliorare le condizioni delle università italiane.
Il blocco del casello autostradale a Genova
A Genova, il blocco del casello autostradale ha rappresentato un’azione di protesta particolarmente incisiva. I manifestanti hanno creato un ingorgo stradale, attirando l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Questa azione è stata motivata dalla necessità di far sentire la propria voce su questioni legate ai trasporti e alla mobilità sostenibile. Gli attivisti hanno utilizzato megafoni e cartelli per comunicare le loro richieste, sottolineando l’importanza di un sistema di trasporto più equo e accessibile.
Le tensioni alla stazione di Bologna
La stazione di Bologna è stata teatro di scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Durante il corteo, alcuni gruppi hanno tentato di forzare i blocchi di sicurezza, portando a momenti di tensione e conflitto. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche per disperdere la folla, mentre i manifestanti hanno continuato a esprimere il loro dissenso. Questo episodio ha messo in evidenza le crescenti frustrazioni tra i giovani, che si sentono ignorati dalle istituzioni e privati dei loro diritti fondamentali.
Le manifestazioni del 2 ottobre 2025 hanno dimostrato la determinazione degli studenti e degli attivisti nel rivendicare i loro diritti e nel chiedere un cambiamento significativo nella società italiana.