Star di OnlyFans coinvolte in evasione fiscale: scoperti 240mila euro non dichiarati

Rosita Ponti

Ottobre 2, 2025

Un gruppo di quattro triestini, attivi su piattaforme come OnlyFans, è stato recentemente scoperto dalla Guardia di Finanza per non aver dichiarato i propri guadagni al Fisco. Questa operazione si inserisce in un ampio programma di controllo volto a combattere l’evasione fiscale nel crescente settore della digital creator economy, che ha visto un notevole sviluppo, specialmente tra le nuove generazioni. Tali attività generano significativi profitti attraverso la vendita di contenuti digitali.

Attività su Onlyfans e controllo fiscale

I quattro individui, risultati particolarmente attivi su OnlyFans, pubblicavano e vendevano contenuti video e fotografici molto richiesti dai loro follower. L’operazione è stata condotta attraverso accessi domiciliari autorizzati dalla Procura di Trieste, permettendo agli agenti di scoprire introiti non dichiarati per un totale di 244.560 euro. Questa somma, non riportata nelle dichiarazioni fiscali, è ora oggetto di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, che si occupa di approfondire ulteriormente la questione.

La Guardia di Finanza ha evidenziato come la digital creator economy stia diventando un fenomeno sempre più rilevante, con un numero crescente di persone che utilizzano queste piattaforme per monetizzare la propria creatività. Tuttavia, il mancato rispetto delle normative fiscali non può passare inosservato. L’agenzia ha intensificato i controlli in questo settore per garantire che tutte le entrate vengano correttamente dichiarate e tassate.

Implicazioni della tassa etica

Oltre ai guadagni non dichiarati, i quattro triestini si trovano ad affrontare anche ulteriori complicazioni legate a 20 mila euro di compensi derivanti da attività soggette alla cosiddetta “tassa etica”. Questa tassa, pari al 25%, si applica sugli introiti provenienti dal settore dell’intrattenimento per adulti, anche quando le transazioni avvengono online. La normativa mira a garantire una tassazione equa per tutte le forme di intrattenimento, inclusi i contenuti distribuiti su internet.

La scoperta di queste irregolarità sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza tra i creatori di contenuti riguardo alle loro responsabilità fiscali. Con il continuo aumento dell’uso delle piattaforme digitali, è fondamentale che i professionisti del settore comprendano le implicazioni legali e fiscali delle loro attività, per evitare sanzioni e problematiche future con il Fisco. Le autorità competenti continueranno a monitorare il settore per garantire che tutti i guadagni vengano regolarmente dichiarati e tassati, contribuendo così a un sistema fiscale più giusto e trasparente.

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