Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, ha espresso preoccupazione per l’aumento del rischio di un incidente nucleare a causa di un recente attacco russo. Questo attacco ha portato a un’interruzione di corrente nella centrale nucleare dismessa di Chernobyl, un luogo già segnato dalla tragedia del 1986, quando si verificò il più grave disastro nucleare della storia.
Le dichiarazioni di Zelenskyy
Zelenskyy ha condiviso le sue dichiarazioni attraverso un post sulla piattaforma Telegram, evidenziando che oltre 20 droni sono stati utilizzati in un raid sulla città di Slavutych, situata nelle immediate vicinanze della centrale. L’interruzione di corrente, durata tre ore, ha sollevato gravi preoccupazioni per la sicurezza dell’impianto, che continua a rappresentare un pericolo potenziale a causa dei materiali radioattivi presenti.
Le conseguenze di un attacco
Il presidente ucraino ha sottolineato che i russi non potevano ignorare le gravi conseguenze di un attacco a un impianto così delicato. “Un attacco all’impianto di Slavutych avrebbe potuto avere conseguenze paragonabili a quelle di Chernobyl“, ha dichiarato Zelenskyy, evidenziando la gravità della situazione e la deliberata scelta di colpire un obiettivo così sensibile.
Il contesto attuale
Questi eventi accadono in un contesto di crescente tensione tra Ucraina e Russia, con la comunità internazionale che osserva con apprensione le escalation militari e le potenziali ripercussioni sulla sicurezza nucleare. La situazione rimane critica, e le autorità ucraine continuano a monitorare attentamente gli sviluppi per garantire la sicurezza della popolazione e delle infrastrutture.