Agenas: aumento dei professionisti sanitari, ma carenza di infermieri e specialisti

Veronica Robinson

Ottobre 3, 2025

Nel 2025, il panorama del personale del Servizio Sanitario Nazionale mostra un incremento significativo, con un aumento di circa 20.000 unità rispetto all’anno precedente. Secondo il rapporto “Il personale del Servizio Sanitario Nazionale” elaborato dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), il numero totale di dipendenti è passato da 681.852 a 701.170. Questo rappresenta una crescita di quasi il 3%, ma nonostante ciò, permangono gravi carenze, in particolare nella disponibilità di infermieri e in alcune specializzazioni mediche. Si segnala una crescente preoccupazione per il futuro, poiché un numero considerevole di professionisti si prepara a lasciare il mercato del lavoro senza un adeguato ricambio.

Crescita e sfide del personale sanitario

Il rapporto evidenzia un recupero del personale sanitario dopo un periodo di crisi che, tra il 2014 e il 2019, aveva portato alla perdita di circa 30.000 unità. A partire dalla pandemia, il numero di professionisti ha iniziato a risalire, con un incremento di 51.647 operatori rispetto al 2019. Tuttavia, questa crescita non ha modificato in modo significativo il profilo delle professioni sanitarie nel Paese. L’Italia presenta un numero di medici per 1.000 abitanti superiore alla media europea, con un rapporto di 5,35 rispetto a 4,07. Al contrario, il numero di infermieri rimane al di sotto della media, con 6,86 per mille contro 8,26.

Carenze nelle specializzazioni mediche

Per quanto riguarda i medici, il rapporto mette in luce la preoccupazione per alcune specializzazioni di grande rilevanza sociale, come Medicina d’Emergenza e Urgenza, Anestesia e Rianimazione, Radioterapia, Microbiologia e Virologia. In queste aree, la carenza di personale è accentuata dal numero elevato di borse di studio non assegnate, con il rischio che la situazione possa protrarsi nel tempo.

Situazione degli infermieri e futuro del settore

La questione degli infermieri appare particolarmente critica. Si stima che entro il 2035, circa 78.000 infermieri raggiungeranno l’età pensionabile, e molti di loro potrebbero non essere sostituiti. Nonostante l’incremento del numero di posti disponibili nelle università, il rapporto indica una progressiva diminuzione delle domande di ammissione ai corsi di laurea in infermieristica. Se questa tendenza dovesse continuare, non sarà possibile garantire che l’attuale offerta formativa possa compensare l’effetto della “gobba pensionistica”, come evidenziato nel documento di Agenas.

Il futuro del Servizio Sanitario Nazionale si presenta quindi con sfide significative, richiedendo interventi mirati per garantire un adeguato ricambio generazionale e rispondere alle crescenti esigenze della popolazione.

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