Lampedusa si appresta a vivere la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, un evento che, a dodici anni dalla tragedia avvenuta il 3 ottobre 2013, assume quest’anno un significato ancora più profondo. La commemorazione si arricchisce di un forte richiamo alla solidarietà internazionale e di una protesta contro gli orrori che continuano a verificarsi nel Mediterraneo e a Gaza.
L’isola, simbolo di accoglienza e testimone di innumerevoli tragedie legate al mare, è in fermento. Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre, ha espresso il sentimento che caratterizza questo incontro annuale tra i sopravvissuti del naufragio del 2013, i loro familiari e gli studenti provenienti da Roma e da altre scuole italiane ed europee.
Camminare per ricordare i dispersi
“Uniti, cammineremo e ad ogni passo cercheremo di ricordare qualcuno che è ancora disperso, sia a Gaza che nel Mediterraneo,” ha affermato Brhane, sottolineando l’importanza di mantenere viva la memoria delle vittime. Il suo appello si estende a tutti gli attivisti che lottano “senza il supporto del loro Stato,” esprimendo la speranza che possano trovare la forza per continuare la loro battaglia. La marcia di oggi, prevista per il 3 ottobre, culminerà con la deposizione di una corona presso la Porta d’Europa, in onore dei 368 morti in mare nel 2013.
Comunicazione tra generazioni
La giornata di vigilia ha visto un confronto significativo tra i sopravvissuti e le nuove generazioni, inclusi gli studenti delle terze medie degli istituti romani Montessori Pini e di Via dell’Aeroporto. Durante questo incontro, è stato lanciato un messaggio forte e chiaro agli studenti: “restare umani” e impegnarsi per dare un nome a tutte le vittime che ancora non lo hanno, lasciando un segno per “cambiare le cose.” Questo momento di riflessione ha rappresentato un’opportunità per educare i giovani sull’importanza della memoria e dell’accoglienza, temi centrali per l’isola.
Solidarietà con la Palestina e protesta generale
Contemporaneamente alla commemorazione, Lampedusa è diventata un punto focale per la protesta contro il conflitto in Medio Oriente. La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza coincide con uno sciopero generale indetto in tutta Italia per sostenere la Flotilla e per opporsi al genocidio in atto a Gaza ad opera di Israele. Una bandiera palestinese di cinque metri per due e mezzo è stata esposta sul corso principale dell’isola, un’iniziativa promossa dal gruppo “Lampedusa per Gaza.”
Deborah Soria, titolare della libreria itinerante Ottimo Massimo e attivista del gruppo, ha spiegato che l’iniziativa è nata spontaneamente due settimane fa a sostegno della Flotilla e contro le azioni israeliane a Gaza. Gli attivisti parteciperanno alla commemorazione del 3 ottobre, sottolineando come per un’isola nel cuore del Mediterraneo, questioni come il diritto nelle acque internazionali e la demilitarizzazione del Mediterraneo siano temi di cruciale importanza.