West Nile Virus: l’Istituto Superiore di Sanità segnala 718 casi e 49 decessi nel 2023

Veronica Robinson

Ottobre 3, 2025

Salgono a 718 i casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) in Italia, un incremento rispetto ai 680 riportati nel bollettino precedente, con un totale di 49 decessi. La notizia è stata diffusa oggi, 30 settembre 2025, attraverso il dodicesimo bollettino della sorveglianza pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Dettagli sui casi di West Nile virus

Tra i casi confermati, si registrano 341 manifestazioni della forma neuro-invasiva, distribuiti nelle seguenti regioni: 15 in Piemonte, 51 in Lombardia, 30 in Veneto, 4 in Friuli-Venezia Giulia, 1 in Liguria, 27 in Emilia-Romagna, 11 in Toscana, 1 nelle Marche, 84 nel Lazio, 2 in Molise, 79 in Campania, 2 in Puglia, 2 in Basilicata, 5 in Calabria, 2 in Sicilia e 25 in Sardegna. Sono stati identificati anche 57 casi asintomatici tra donatori di sangue e 309 casi di febbre, di cui 1 importato dal Kenya, 1 dall’Egitto e 1 dalle Maldive. La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive confermate, si attesta al 14,4%, in calo rispetto al 20% del 2018 e al 14% del 2024. Durante lo stesso periodo, sono stati segnalati 10 casi di Usutu virus, distribuiti in Piemonte (2), Lombardia (2), Veneto (3) e Lazio (3). Le province con circolazione del WNV sono ora 75, appartenenti a 17 regioni.

Situazione del virus Chikungunya in Italia

Dal 1 gennaio al 30 settembre 2025, il sistema di sorveglianza nazionale ha registrato 364 casi confermati di Chikungunya. Di questi, 41 sono associati a viaggi all’estero, mentre 323 sono casi autoctoni. L’età mediana dei pazienti è di 60 anni, con una distribuzione del 49% di sesso maschile e nessun decesso. Sono stati individuati quattro episodi di trasmissione locale del virus in Emilia-Romagna e Veneto, con il focolaio più significativo che conta 270 casi confermati, tutti sintomatici, localizzati in un comune della provincia di Modena. Ulteriori indagini epidemiologiche e attività di contrasto al vettore sono attualmente in corso.

Focolai e altri virus segnalati

Un secondo focolaio di dimensioni più contenute, con 50 casi confermati di infezione, è stato localizzato in alcuni comuni della provincia di Verona, anch’esso sintomatico. Anche in questo caso, sono in atto indagini e misure di contrasto. Un terzo focolaio, con 2 casi confermati, è stato identificato in un comune della provincia di Bologna e risulta concluso.

Dal 1 gennaio al 23 settembre 2025, il sistema di sorveglianza ha rilevato 166 casi confermati di Dengue, di cui 162 associati a viaggi all’estero e 4 autoctoni. L’età mediana è di 38 anni, con una prevalenza del 55% di sesso maschile e nessun decesso. Due eventi di trasmissione locale sono stati identificati in Emilia-Romagna e Veneto, ora considerati conclusi. Si registrano anche 4 casi di Zika virus, tutti importati e senza decessi. Infine, sono stati segnalati 39 casi di TBE, con un decesso, e 96 casi di Toscana virus, di cui 95 autoctoni e 1 associato a un viaggio, con un decesso.

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