Agrigento, la dirigente scolastica sanziona studenti in piazza per Gaza

Rosita Ponti

Ottobre 4, 2025

Alfonso Buscemi, segretario provinciale della Cgil, ha recentemente sottolineato l’importanza del diritto degli studenti di esprimere il proprio dissenso all’interno delle istituzioni scolastiche. Secondo Buscemi, gli studenti, in quanto cittadini e membri attivi della comunità educativa, hanno la legittimità di sostenere cause che promuovono la pace, i diritti umani e la giustizia internazionale. Questa dichiarazione è stata rilasciata in un contesto in cui si avverte la necessità di un rinnovato impegno da parte delle istituzioni per garantire spazi di discussione e libertà.

Appello alla responsabilità delle autorità

Buscemi ha fatto appello alla responsabilità delle autorità, esprimendo la speranza che queste possano contribuire a far “lievitare le coscienze” degli studenti, piuttosto che mortificarle. La posizione del sindacato evidenzia un desiderio di riportare la scuola a essere un ambiente di confronto, libertà e crescita critica, dove gli studenti possano esprimere liberamente le loro opinioni senza subire imposizioni o limitazioni arbitrarie.

La scuola come luogo di apprendimento

La Cgil, in questo contesto, sostiene che la scuola dovrebbe essere un luogo di apprendimento e di sviluppo personale, dove le idee possono essere discusse e analizzate. Questo approccio mira a formare cittadini consapevoli e attivi, capaci di partecipare attivamente alla società e di affrontare le sfide contemporanee. La richiesta di un ambiente educativo più aperto e inclusivo risuona forte, evidenziando la necessità di un cambiamento culturale all’interno delle istituzioni educative.

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