Alessandro Padovani, presidente della Società Italiana di Neurologia, ha recentemente lanciato un appello per un approccio multidisciplinare nella gestione delle malattie neurologiche. Questo invito è emerso durante l’incontro “Brain Health Inequalities – Idee e strategie per non lasciare indietro nessuno”, che si è svolto il 4 ottobre 2025 presso la Triennale di Milano. Durante l’evento, organizzato in collaborazione con Lundbeck Italia, Padovani ha messo in evidenza l’importanza di affrontare le disuguaglianze nell’accesso alle cure neurologiche. L’incontro si è inserito nel contesto dell’Esposizione Internazionale Inequalities, sottolineando la necessità di garantire diritti equi per l’accesso alle cure per la salute del cervello.
La diffusione delle malattie neurologiche
Padovani ha iniziato il suo intervento presentando dati preoccupanti riguardanti le malattie neurologiche, come lo stroke, l’epilessia, la cefalea, la sclerosi multipla, le demenze e il Parkinson. Queste patologie, ha evidenziato, non solo sono più diffuse di quanto si possa immaginare, ma rappresentano anche la principale causa di disabilità a livello mondiale. Infatti, queste malattie costituiscono la seconda causa di mortalità nel globo. Il presidente della SIN ha richiamato l’attenzione sul peso sociale e sui costi associati a queste condizioni, chiedendo un intervento deciso da parte del sistema sanitario italiano per garantire risposte adeguate alle persone colpite.
Le sfide nell’accesso alle cure
Un altro aspetto cruciale sollevato da Padovani riguarda le difficoltà nell’accesso a cure e servizi. Queste difficoltà sono dovute a vari fattori, tra cui la carenza di personale sanitario, le disuguaglianze nelle cure e la mancanza di competenze specifiche. Il presidente della Società Italiana di Neurologia ha spiegato come esista una medicina spesso segregata in silos, dove le diverse discipline non collaborano efficacemente. È fondamentale, secondo Padovani, lavorare sull’integrazione delle varie specializzazioni, creando collegamenti tra la neuropsichiatria infantile e la neurologia, tra la neurologia e la geriatria, così come tra neurologia, psichiatria e cardiologia. Questa sinergia è essenziale, poiché i fattori di rischio cardiovascolari sono correlati a quelli cerebrovascolari.
Riformare il sistema sanitario
Padovani ha anche sottolineato la necessità di riformare il sistema sanitario, attualmente concentrato sugli ospedali, con una forte componente socio-assistenziale nei distretti. L’integrazione tra medicina delle cure primarie e specialistica rappresenta una sfida complessa. Il presidente ha fatto riferimento alle fragilità nei bambini e negli anziani, due categorie che dovrebbero essere prioritarie, ma che frequentemente vengono trascurate a favore di approcci obsoleti. Ha infine evidenziato l’importanza della formazione continua nel settore, sottolineando che, nonostante il Dm 77 e la volontà delle Regioni, persiste un gap significativo in termini di forza lavoro.