Sarah Mullally, ex infermiera e madre di due figli, è la prima donna arcivescovo di Canterbury

Veronica Robinson

Ottobre 4, 2025

Sarah Mullally, vescovo di Londra, è stata recentemente designata come nuovo arcivescovo di Canterbury. L’annuncio ufficiale è giunto dal governo britannico, segnando un momento storico per la Chiesa d’Inghilterra. Questa è la prima volta che una donna assume il ruolo di massimo leader religioso e spirituale degli anglicani, posizione che la colloca sotto l’autorità del sovrano attuale, Carlo III, che funge da governatore supremo della Chiesa.

Nascita e carriera di Sarah Mullally

Nata 63 anni fa, Sarah Mullally ha un passato come infermiera e madre di due figli. La sua nomina avviene in un contesto particolare, in quanto succede a Justin Welby, il cui mandato si è concluso nel novembre 2024 a causa di gravi accuse legate a coperture di abusi sessuali su minorenni.

Riforme e progresso nella Chiesa

Le riforme introdotte da Welby nel corso dell’ultimo decennio hanno avuto un impatto significativo sulla Chiesa, aprendo la strada per la nomina di donne a ruoli di leadership. In particolare, la prima consacrazione di una donna a prete risale al 1994, ma è stato solo nel 2014 che una donna è stata nominata vescovo, evidenziando un lento ma costante progresso verso l’uguaglianza di genere all’interno della Chiesa.

Processo di selezione per l’arcivescovo

La selezione dei candidati per la carica di arcivescovo di Canterbury è gestita dalla commissione per le nomine della Corona, presieduta da Jonathan Evans, ex capo dell’MI5. Questo organismo, composto da 17 membri votanti, esamina i candidati e ne propone uno al primo ministro, attualmente Keir Starmer, per l’approvazione. Tuttavia, la decisione finale spetta al re, il quale ha il potere di nominare formalmente l’arcivescovo, un diritto che risale all’epoca di Enrico VIII nel 1534, quando il sovrano si proclamò Capo Supremo in terra della Chiesa d’Inghilterra, sancendo la rottura con la Santa Romana Chiesa.

Significato della nomina di Mullally

La nomina di Mullally rappresenta non solo un cambiamento nella leadership della Chiesa d’Inghilterra, ma anche un passo significativo verso la rappresentanza femminile in ambito religioso, aprendo nuove prospettive per il futuro della comunità anglicana.

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