Arrivo a Fiumicino dei primi attivisti della Flotilla, a Malpensa altri 26 in arrivo

Veronica Robinson

Ottobre 5, 2025

Poco dopo la mezzanotte del 2 gennaio 2025, diciotto italiani della Flotilla sono atterrati all’aeroporto di Fiumicino, rientrando da un volo proveniente da Istanbul. L’atmosfera nella sala arrivi è stata carica di emozione, con cori, applausi e bandiere, tra cui quelle della Palestina e della Cub Trasporti, che hanno accolto i rientranti. Oltre duecento persone, tra familiari, amici e colleghi, hanno espresso il loro affetto con abbracci e sorrisi, mentre si levavano grida di sostegno come “Palestina libera”. Un grande striscione, che recitava “Non si può fermare il vento, Palestina libera”, è stato srotolato in segno di solidarietà.

Le difficoltà dei rientrati

La situazione è stata drammatica per alcuni dei rientrati. Tra loro, la giornalista Barbara Schiavulli, ha condiviso le difficoltà vissute durante la detenzione. “Siamo esausti. Le ore trascorse nelle carceri israeliane e il viaggio per arrivarci ci hanno segnato profondamente. Abbiamo visto e vissuto ciò che i palestinesi devono affrontare”, ha raccontato Paolo De Montis, uno dei rientrati. Con una maglietta bianca e un mazzo di fiori in mano, De Montis ha descritto le condizioni in cui si trovavano: “Le donne erano in quindici in una cella da quattro; noi eravamo in dieci in una da sette, con un solo rotolo di carta igienica, senza acqua e costretti a mangiare per terra. L’aggressività e l’odio che ci sono stati mostrati, nonostante fossimo lì in pace, sono stati devastanti”.

Il sostegno all’arrivo

Allo scalo romano, De Montis ha ricevuto un caloroso benvenuto da parte di amici e colleghi sindacalisti della Cub Trasporti, che hanno manifestato il loro sostegno e la loro solidarietà. La testimonianza di De Montis ha messo in luce le dure realtà affrontate dagli attivisti, sottolineando la gravità della situazione che hanno vissuto.

Attivisti espulsi da Israele

Nel frattempo, altri ventisei attivisti italiani, espulsi da Israele, sono atterrati a Malpensa. Tra loro si trova anche il consigliere regionale della Lombardia, Paolo Romano, il quale ha espresso la sua determinazione a continuare a sostenere la causa palestinese. La mobilitazione e la solidarietà nei confronti di questi attivisti continuano a crescere, con una crescente attenzione verso le condizioni dei palestinesi e le violazioni dei diritti umani nella regione.

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