Corteo a Roma a sostegno della Palestina, l’ambasciatore d’Israele avverte: “Chi giustifica il 7 ottobre sostiene Hamas”

Rosita Ponti

Ottobre 5, 2025

Sabato 4 ottobre 2025, Roma ha accolto un vasto corteo a sostegno della causa palestinese. Tra le migliaia di partecipanti, si sono levati cori contro il governo italiano, in particolare indirizzati al premier Giorgia Meloni e al leader della Lega, Matteo Salvini. Durante la manifestazione, alcuni striscioni hanno attirato l’attenzione, tra cui uno che proclamava: “Il 7 ottobre giornata della Resistenza palestinese“, in riferimento agli eventi tragici avvenuti in Israele, dove quasi 900 civili furono uccisi e 250 presi in ostaggio in un attacco di Hamas.

Partecipazione e polemiche

Il corteo ha visto la partecipazione di diverse organizzazioni e gruppi politici, che hanno portato con sé bandiere di Hamas e Hezbollah, suscitando polemiche e dibattiti sull’interpretazione della solidarietà. La manifestazione ha avuto luogo in un clima di forte tensione, con una significativa presenza di forze dell’ordine per garantire la sicurezza.

Frustrazione e opposizione

Le parole pronunciate dai manifestanti hanno evidenziato la frustrazione e l’indignazione verso le politiche del governo italiano riguardo al conflitto israelo-palestinese. Molti hanno espresso la loro opposizione alle azioni militari israeliane, chiedendo un intervento più deciso a favore della pace e della giustizia per il popolo palestinese.

Contesto globale di protesta

Il clima di protesta non è isolato, ma si inserisce in un contesto globale di crescente attenzione verso la questione palestinese, con manifestazioni simili che si sono svolte in diverse città europee. Gli organizzatori del corteo romano hanno sottolineato l’importanza di mantenere viva l’attenzione su queste tematiche, specialmente in un momento storico così delicato.

Segnale di dissenso

La manifestazione di oggi a Roma rappresenta un segnale chiaro della volontà di molti cittadini italiani di esprimere il proprio dissenso e di richiamare l’attenzione su una situazione che continua a generare sofferenza e conflitto.

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