Giubileo dei Missionari e dei Migranti: Messa presieduta da Papa Leone XIV

Veronica Robinson

Ottobre 5, 2025

Papa Leone XIV si trova in piazza San Pietro, a Roma, il 12 ottobre 2025, per celebrare una messa in occasione del Giubileo del Mondo Missionario e dei Migranti. Questo evento di grande rilevanza internazionale vede la partecipazione di oltre 100 Paesi, con delegazioni significative provenienti da Stati Uniti, Spagna, Polonia, Svizzera, Francia, Argentina, Brasile, Messico, Colombia, Filippine, India e Canada. Anche nazioni come Zambia, Lesotho, Cina, Costa Rica, Madagascar e Isole Mauritius sono rappresentate.

Dedica ai missionari e agli operatori pastorali

Il Giubileo del Mondo Missionario è un momento speciale dedicato a tutti i missionari laici e religiosi, nonché agli operatori pastorali in missione. Questo evento riunisce anche i fidei donum e diverse organizzazioni che operano nel campo della missione. La celebrazione rappresenta un’opportunità fondamentale per riconoscere e valorizzare il lavoro di coloro che si dedicano all’assistenza e alla diffusione della fede in contesti spesso difficili e complessi.

Festa dei popoli ai Giardini di Castel Sant’Angelo

Per il Giubileo dei Migranti, si prevede l’arrivo di circa 10.000 pellegrini. Nel pomeriggio, a partire dalle 15:00, si svolgerà nei Giardini di Castel Sant’Angelo la “Festa dei Popoli”. Questa manifestazione artistica, aperta a tutti, porta il titolo “Migranti e Missionari di speranza tra le genti”. È stata organizzata da un gruppo di realtà cattoliche che operano con e per migranti e rifugiati. L’evento è promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dal Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.

La Festa dei Popoli promette un pomeriggio ricco di musica, testimonianze e spettacoli, con la partecipazione di migranti, missionari e artisti provenienti da tutto il mondo. Questa manifestazione non solo celebra la diversità culturale, ma mira anche a creare un senso di comunità e solidarietà tra i partecipanti, sottolineando il valore della speranza e dell’accoglienza.

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