Durante l’omelia tenutasi il 5 gennaio 2025 nella Basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha nuovamente affrontato il tema delle periferie del mondo, spesso segnate da conflitti, ingiustizie e sofferenze. Rivolgendosi ai fedeli, il Pontefice ha sottolineato come, di fronte a tali scenari drammatici, risuoni un grido che ha attraversato secoli di storia: “Perché, Signore, non intervieni? Perché sembri assente?”.
Il grido di dolore nella scrittura
Queste parole, secondo il Papa, rappresentano un grido di dolore che può essere interpretato come una forma di preghiera presente in tutta la Scrittura. La riflessione di Leone XIV si è concentrata sull’importanza di questo grido, evidenziando come esso non solo esprima la sofferenza umana, ma anche una richiesta di aiuto e di intervento divino.
Messaggio di speranza
Il Pontefice ha proseguito affermando che, nonostante la forza apparentemente ineluttabile del male, la risposta divina porta con sé un messaggio di speranza. Ha ricordato come i profeti, pur denunciando il predominio del male, annunciano anche che questa situazione non è destinata a durare per sempre. “Il Signore ci assicura che tutto questo avrà una fine, una scadenza”, ha affermato Leone XIV, sottolineando che la salvezza arriverà e non tarderà.
Invito alla speranza
Questa omelia si inserisce nel contesto di un periodo in cui il mondo affronta sfide significative, e il Papa invita i fedeli a mantenere viva la speranza e a non perdere di vista la possibilità di un futuro migliore, nonostante le avversità attuali.