Durante l’omelia del Giubileo dei missionari e dei migranti, Papa Leone XIV ha lanciato un appello forte e chiaro contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. Il pontefice, parlando della difficile situazione che molti di loro affrontano, ha evidenziato il dramma della fuga dalla violenza, la sofferenza che li accompagna e la paura di non riuscire a raggiungere un luogo sicuro. Le sue parole hanno messo in evidenza il rischio di traversate pericolose lungo le coste, descrivendo le immagini di barche in cerca di un porto sicuro e di volti colmi di angoscia e speranza.
Il messaggio di accoglienza
Nella sua omelia, Papa Leone XIV ha esortato a non lasciare che i migranti incontrino la freddezza dell’indifferenza o lo stigma della discriminazione. Il pontefice ha sottolineato l’importanza di accogliere chi cerca rifugio, affermando: “Siate sempre i benvenuti!” Ha richiamato l’attenzione sul fatto che i mari e i deserti attraversati dai migranti sono, secondo la Scrittura, “luoghi della salvezza”, dove Dio si è manifestato per proteggere il suo popolo. Questa affermazione ha voluto sottolineare che ogni viaggio intrapreso da chi fugge da situazioni disperate è un percorso di ricerca di dignità e sicurezza.
Un pensiero per Gaza e il Medioriente
Durante l’Angelus, Papa Leone XIV ha esteso il suo pensiero anche alla situazione di crisi in Gaza e nel Medioriente. La sua preoccupazione per il benessere degli abitanti di queste regioni è emersa chiaramente, richiamando l’attenzione sull’importanza della pace e della solidarietà in un contesto di conflitto e sofferenza. Il pontefice ha invitato i fedeli a pregare per coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità , sottolineando la necessità di un impegno collettivo per costruire un futuro migliore per tutti, in particolare per chi è costretto a lasciare la propria terra.
Le parole di Papa Leone XIV, pronunciate in un momento storico così delicato, hanno risuonato come un forte richiamo all’umanità e alla responsabilità di ciascuno nel rispondere alle sfide legate all’immigrazione e alla crisi umanitaria, promuovendo una cultura di accoglienza e rispetto.