Nepal: la nuova Kumari, la dea vivente, ha solo 2 anni e ama il buio

Veronica Robinson

Ottobre 5, 2025

La nuova Kumari del Nepal, Aryatara Shakya, ha solo due anni e otto mesi, ma già porta il peso di una tradizione millenaria. Questa piccola è stata scelta come dea vivente dai clan Shakya della valle di Kathmandu, grazie a caratteristiche fisiche ritenute perfette e a un requisito fondamentale: non avere paura del buio. La notizia è stata riportata da diverse fonti, tra cui la CNN, che ha sottolineato l’importanza di questa selezione.

Aryatara è stata formalmente presentata al mondo il 30 settembre 2025, durante il Dashain, la festa indù più significativa del Nepal, che celebra la vittoria del bene sul male. In quella giornata, gli uffici e le scuole sono rimasti chiusi, permettendo a molti di festeggiare con le famiglie. La piccola Kumari è stata portata in processione nella sua nuova dimora, il Kumari Ghar di Kathmandu, dove vivrà isolata fino alla pubertà.

Vita da Kumari: isolamento e riti

Una volta entrata nel palazzo, Aryatara Shakya vivrà in condizioni di isolamento, un aspetto tradizionale del suo nuovo ruolo. La famiglia, insieme a fedeli e amici, l’ha accompagnata in questo viaggio, consapevole delle restrizioni che la attendono. La Kumari potrà uscire dalla sua dimora solo in occasioni speciali, vestita di rosso e con un terzo occhio dipinto sulla fronte, un simbolo della sua divinità. Non avrà più accesso alla scuola, non potrà giocare all’aperto e non potrà interagire con i suoi amici, poiché tali azioni sono considerate ritualmente impure.

La Kumari precedente, Trishna Shakya, ha lasciato il palazzo da una porta secondaria, portata in un palanchino dai familiari e sostenitori. Dopo aver ricoperto il ruolo di dea dal 2017, Trishna ha iniziato una nuova vita come mortale, ricevendo una pensione di circa 110 dollari al mese, un importo che supera di poco il salario minimo nepalese. L’adattamento a una vita normale si rivela spesso complesso per queste giovani, che hanno vissuto in un contesto di isolamento e hanno avuto pochi contatti con i coetanei.

Nuove opportunità per la Kumari

Negli ultimi anni, ci sono stati cambiamenti significativi per le Kumari. Fino a poco tempo fa, queste bambine non avevano accesso all’istruzione, ma ora possono contare su insegnanti privati. Una novità importante è l’introduzione della possibilità di guardare la televisione, un modo per rimanere in contatto con il mondo esterno. Queste opportunità moderne rappresentano un cambiamento rispetto alle tradizioni passate e offrono un’opportunità di crescita e apprendimento.

La scelta di una bambina come Kumari è considerata un grande onore per la sua famiglia. Ananta Shakya, il padre di Aryatara, ha raccontato che già durante la gravidanza della madre si erano manifestati segni premonitori, come un sogno in cui la moglie vedeva la figlia come una dea. Questo ha alimentato la convinzione che Aryatara fosse destinata a un destino speciale.

Il significato culturale della Kumari

La figura della Kumari è profondamente radicata nella cultura nepalese, rappresentando un ponte tra il divino e il quotidiano. La scelta di Aryatara Shakya come nuova Kumari non è solo un evento religioso, ma anche un momento di grande rilevanza sociale. La sua consacrazione avviene in un contesto di celebrazione collettiva, dove la comunità si unisce per onorare la nuova dea vivente.

La Kumari non è solo un simbolo di devozione, ma anche un soggetto di curiosità e rispetto. La tradizione richiede che le Kumari mantengano un certo distacco dalla vita normale, creando un’aura di mistero attorno alla loro figura. Tuttavia, il passaggio alla vita di una mortale può essere difficile, in particolare per le ragazze che affrontano il pregiudizio legato al loro passato divino.

Aryatara Shakya, con il suo nuovo ruolo, si inserisce in una lunga linea di Kumari, portando con sé le speranze e le aspettative di una cultura che continua a venerare questa tradizione unica nel suo genere. Giovedì, la piccola sarà chiamata a benedire i devoti, incluso il presidente del Nepal, un momento che segnerà l’inizio del suo cammino come Kumari.

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