A Napoli, scoperto traffico illecito di rifiuti verso la Turchia: un arresto

Rosita Ponti

Ottobre 6, 2025

Un ingente carico di rifiuti, contenente anche filtri olio e componenti di batterie esauste, è stato sequestrato nel porto di Napoli dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico. Questa operazione segna un importante passo nella lotta contro il traffico illecito di rifiuti, avvenuta a seguito della recente approvazione di un decreto che prevede sanzioni più severe per reati ambientali, come confermato dai militari in un comunicato ufficiale.

Dettagli dell’operazione

I Carabinieri hanno bloccato un totale di 370 tonnellate di scarti, provenienti da una società di Caivano, in provincia di Napoli, destinate a un’acciaieria in Turchia. Questi materiali erano previsti per la fusione in altoforno, ma si è scoperto che erano mescolati con rifiuti solidi urbani e pericolosi. L’intervento, realizzato in collaborazione con l’Arpa Campania, ha rivelato la presenza di una varietà di materiali inadeguati, tra cui filtri olio, componenti di batterie esauste, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche e parti meccaniche di veicoli non bonificati. Inoltre, sono stati rinvenuti pneumatici, telai di biciclette e imballaggi metallici contenenti residui di oli e grasso, tutti accompagnati da documentazione falsa che attestava inesistenti attività di trattamento e recupero.

Impatto e significato dell’intervento

Questo intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico rappresenta un chiaro segnale della determinazione delle autorità italiane nel contrastare le pratiche illegali legate alla gestione dei rifiuti, specialmente in un contesto in cui le normative ambientali sono state recentemente inasprite. La scoperta di tali irregolarità evidenzia l’importanza di un controllo rigoroso e della cooperazione tra le forze dell’ordine e le agenzie ambientali per garantire la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

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