Bonus cultura: centinaia di diciottenni vittime di truffe organizzate

Rosita Ponti

Ottobre 6, 2025

Un gruppo di pirati informatici, composto da almeno 15 individui, ha messo a segno una serie di attacchi ai danni di centinaia di giovani di 18 anni in Italia, rubando il bonus cultura di 500 euro destinato all’acquisto di libri, vinili, corsi di formazione e biglietti per mostre e teatri. Questi malintenzionati hanno utilizzato diverse tecniche per ottenere le identità digitali delle vittime, tra cui il furto, la clonazione e l’acquisto di dati sul dark web.

Metodi di attacco dei truffatori

Uno dei metodi più comuni impiegati dai truffatori è il phishing. Questa tecnica consiste nell’invio di email che sembrano provenire da fonti affidabili, come enti pubblici, con l’obiettivo di ingannare le vittime e ottenere le loro credenziali di accesso. Una volta in possesso di queste informazioni, i criminali informatici riuscivano a creare SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) paralleli, consentendo loro di accedere alla piattaforma governativa e riscuotere i sussidi.

Conseguenze delle truffe

Dopo aver incassato i fondi, i pirati informatici utilizzavano i bonus in esercizi commerciali di loro proprietà. Attraverso l’emissione di false fatture, riuscivano a ottenere rimborsi dal Ministero della Cultura, aggravando ulteriormente il danno economico. Questa serie di truffe ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza delle transazioni online e alla protezione delle identità digitali, mettendo in luce la necessità di un intervento più incisivo da parte delle autorità competenti per tutelare i cittadini e prevenire simili episodi in futuro.

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