Oggi, 28 cittadini francesi saranno trasferiti da Israele a Grecia, come comunicato dal Ministero degli Affari Esteri di Parigi. L’ente ha confermato che tutti i cittadini francesi attualmente detenuti in Israele stanno bene e hanno accesso all’assistenza consolare necessaria.
Trasferimenti di cittadini italiani
Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha reso noto che i 15 cittadini italiani rimasti in Israele partiranno per Atene lunedì prossimo. Un aereo, con a bordo 26 italiani della flottiglia, è già atterrato a Roma sabato sera, portando a termine una prima fase di rimpatrio.
Ritorno di cittadini spagnoli e altri
Nella giornata di domenica, un volo ha riportato a Madrid il primo gruppo di spagnoli, composto da 21 persone, insieme a diversi cittadini olandesi e portoghesi. Attualmente, 28 spagnoli sono ancora in detenzione in Israele, in attesa di ulteriori sviluppi.
Trasferimenti dalla Global Sumud Flotilla
Il Ministero degli Esteri israeliano ha annunciato sabato che 137 partecipanti alla Global Sumud Flotilla (GSF), provenienti da vari paesi tra cui Stati Uniti, Italia, Gran Bretagna, Giordania, Kuwait, Libia, Algeria, Mauritania, Malesia, Bahrein, Marocco, Svizzera, Tunisia e Turchia, sono stati trasferiti in Turchia. Questo trasferimento segue l’intercettazione da parte della Marina israeliana di un convoglio di 42 imbarcazioni della GSF in acque internazionali, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì. Circa 470 persone, provenienti da 47 nazioni, sono state arrestate e portate in Israele, dove attendono l’espulsione.
Situazione dei cittadini polacchi
Il vice primo ministro e ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, ha dichiarato domenica che il console polacco ha incontrato i cittadini polacchi detenuti in Israele. Sikorski ha aggiunto che i cittadini polacchi dovrebbero tornare in patria nei prossimi giorni, nonostante abbiano rifiutato di lasciare il paese volontariamente.
Obiettivi della Global Sumud Flotilla
La Global Sumud Flotilla ha come obiettivo principale quello di rompere l’illegale blocco israeliano della Striscia di Gaza, cercando di portare aiuti umanitari all’interno del territorio. La situazione nella Striscia di Gaza è critica, con una crisi umanitaria di vaste proporzioni, inclusa la carestia, aggravata dal conflitto che dura da quasi due anni tra Israele e il gruppo palestinese Hamas.