Circa il 7% dei neonati richiede un ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN), dove possono subire da 7 a 17 procedure dolorose al giorno. Queste esperienze, unite al dolore causato dal supporto respiratorio e dalle operazioni chirurgiche, pongono una sfida significativa per la salute e il benessere dei piccoli pazienti.
Promozione del benessere e trattamento del dolore
La promozione del benessere dei neonati in TIN, la prevenzione e il trattamento del dolore sono tematiche centrali nel campo della neonatologia. Questi argomenti sono al centro del XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), che si svolge a Montesilvano, in provincia di Pescara, dal 6 all’8 ottobre 2025.
Importanza della percezione del dolore nei neonati
Il Prof. Massimo Agosti, Presidente della SIN, sottolinea l’importanza di riconoscere che i neonati, inclusi quelli prematuri, possiedono strutture neurofisiologiche sviluppate per percepire il dolore. “Studi condotti nell’arco di 40 anni dimostrano chiaramente che il dolore vissuto nelle prime fasi della vita può compromettere il potenziale di sviluppo del bambino”, afferma Agosti.
Meccanismi del dolore precoce e conseguenze a lungo termine
Negli ultimi 10-15 anni, la comunità scientifica ha iniziato a comprendere meglio i meccanismi che collegano il dolore precoce a conseguenze a lungo termine. È stato osservato che l’esposizione ripetuta a procedure dolorose, in particolare nei neonati con età gestazionale molto bassa, può aumentare i livelli di cortisolo, un ormone dello stress, portando a un rischio maggiore di ansia fino all’età di 7-8 anni. Tuttavia, fattori come il supporto emotivo dei genitori possono attenuare questa associazione. In particolare, nei neonati pretermine, una buona disponibilità emotiva dei genitori può ridurre il legame tra dolore e comportamenti ansiosi o depressivi a 18 mesi.
Vulnerabilità del cervello in fase di sviluppo
In un altro aspetto della questione, il cervello in fase di sviluppo nei neonati mostra una vulnerabilità particolare al dolore. Durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, esperienze ripetute di stress e dolore possono causare alterazioni neuroanatomiche, come la riduzione del diametro cerebrale e della maturazione della sostanza bianca e grigia. Tali cambiamenti possono influire negativamente sul quoziente intellettivo e sui risultati cognitivi, visivi, motori e comportamentali a lungo termine.
Modifiche epigenetiche e difficoltà comportamentali
In aggiunta, lo stress e il dolore cronico possono indurre modifiche epigenetiche che alterano la metilazione del DNA, influenzando così l’espressione genica. I neonati very low birth weight (VLBWI), ovvero quelli con un peso alla nascita inferiore ai 1500 grammi, presentano livelli più elevati di metilazione del gene della serotonina, una sostanza chimica che regola le emozioni e la memoria, e mostrano maggiori difficoltà comportamentali a 7 anni rispetto ai neonati a termine.
Supporto familiare nella cura dei neonati
La Dott.ssa Gina Ancora, Vicepresidente della SIN, evidenzia l’importanza del supporto familiare nella cura dei neonati in Terapia Intensiva Neonatale. “È fondamentale che la famiglia sia al centro della cura, per favorire il benessere dei bambini e dei loro genitori. La SIN promuove l’accesso continuo della famiglia, il contatto pelle-a-pelle precoce, il supporto all’allattamento e il coinvolgimento dei genitori nelle cure“, afferma la Dott.ssa Ancora.
Relazione tra genitori e neonati
La qualità della relazione tra genitori e neonati, insieme alla resilienza familiare, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo neurologico dei neonati critici e aiuta a mitigare lo stress legato al ricovero in TIN. È essenziale, quindi, promuovere una relazione forte tra il neonato e la sua famiglia, creare un ambiente sensorialmente adeguato e gestire il dolore in modo sistematico.
Strategie per cure sicure ed efficaci
Il Presidente Agosti conclude sottolineando che “Zero separation e TIN libere dal dolore” sono strategie chiave per garantire cure sicure ed efficaci, sempre più orientate al neonato e alla sua famiglia.