Otto persone sono state fermate dalle autorità, quattro di esse sono attualmente in carcere e le altre quattro agli arresti domiciliari, in relazione all’agguato avvenuto il 1 marzo 2024 contro l’imprenditore Angelo Ferandi. Ferandi, noto per la sua attività alla guida della Cavifer, un’azienda specializzata nello smaltimento di materiali ferrosi e metalli, fu vittima di un attacco violento da parte di un gruppo armato.
Dettagli dell’agguato
La sera dell’agguato, una banda ha atteso l’uscita di Ferandi dalla sua azienda, situata in un’area industriale della provincia. Gli aggressori hanno aperto il fuoco, esplodendo otto colpi di pistola calibro 9 mm, di cui sei hanno colpito la vittima. I proiettili hanno raggiunto le gambe, le braccia e l’addome dell’imprenditore, che si trovava in una situazione critica. Dopo l’incidente, Ferandi è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove ha ricevuto le cure necessarie. Il suo ricovero si è protratto per un lungo periodo, ma fortunatamente, dopo un attento monitoraggio e trattamenti, è stato dimesso.
Indagini e sicurezza
Le indagini condotte dalle forze dell’ordine hanno portato all’identificazione e all’arresto dei presunti responsabili dell’agguato, un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata che affligge la regione. Le autorità continuano a lavorare per chiarire i motivi dietro questo attacco e per garantire la sicurezza degli imprenditori locali, sempre più esposti a rischi di violenza.