All’alba di oggi, 25 gennaio 2025, i carabinieri del Gruppo Intervento Speciale (Gis) hanno effettuato un’operazione decisiva nella periferia di Foggia, arrestando Leonardo Gesualdo, 39 anni. Questo individuo, considerato un esponente di spicco della Società foggiana, era ricercato dal 2020 ed era già stato condannato in primo grado a dodici anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso.
Dettagli dell’operazione
L’operazione, che ha visto coinvolti i reparti speciali dell’Arma, rappresenta il culmine di un lungo lavoro investigativo portato avanti dai carabinieri del Comando Provinciale di Foggia. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, sotto la direzione del procuratore Roberto Rossi. Grazie a un’attenta attività di intelligence, gli agenti erano riusciti a localizzare il covo in cui si nascondeva Gesualdo.
Il blitz e l’arresto
Il blitz ha avuto inizio con un’improvvisa irruzione nell’appartamento, dove il latitante si trovava nel sonno. Le esplosioni che hanno segnato l’ingresso delle forze speciali hanno sorpreso Gesualdo, che ha deciso di arrendersi senza opporre resistenza. Nonostante avesse con sé una pistola con matricola abrasa, completa di caricatore e sei colpi, non ha tentato di difendersi.
Impatto sulla criminalità organizzata
Questo arresto segna un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione, evidenziando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alle attività mafiose. La cattura di Gesualdo, figura di rilievo nel panorama della criminalità foggiana, rappresenta un segnale forte e chiaro per tutti coloro che operano al di fuori della legge.