Le tensioni in Medio Oriente continuano a crescere, con un bilancio tragico di decine di vittime a causa dei bombardamenti israeliani. Greta Thunberg, recentemente liberata, ha dichiarato: “Noi maltrattati? Parlate di Gaza, c’è un genocidio in corso”. Anche il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, ha espresso il suo sostegno alle manifestazioni di protesta, definendo la situazione inaccettabile.
Israele uccide 18 bambini in Cisgiordania nel 2025: alcune storie
Secondo rapporti delle Nazioni Unite, nel 2025 il conflitto in Cisgiordania ha portato alla morte di almeno diciotto bambini sotto i quindici anni. Questo aumento delle vittime segue i ventinove bambini uccisi nel 2023 e i ventitré nel 2024, in un contesto di crescente violenza dall’inizio della guerra a Gaza il 7 ottobre 2023. Le uccisioni sono avvenute durante operazioni militari israeliane in aree densamente popolate e anche in zone tranquille, dove i colpi di cecchino hanno colpito i più vulnerabili.
Le famiglie delle vittime, intervistate dall’Associated Press, hanno espresso scetticismo riguardo alla possibilità di giustizia, considerando che l’esercito israeliano raramente punisce i propri soldati per atti di violenza. Nonostante l’esercito affermi che le sue regole di ingaggio vietano il fuoco contro i civili, le famiglie lamentano la mancanza di informazioni sui casi dei loro figli.
Tra le storie più strazianti c’è quella di Layla Al-Khatib, colpita a Jenin il 25 gennaio mentre era in braccio alla madre, e di Saddam Rajab, che è morto dieci giorni dopo essere stato colpito a Tulkarem. Anche Amer Rabee, un adolescente palestinese-americano, è stato ucciso da soldati israeliani il 6 aprile mentre raccoglieva mandorle, e il suo corpo è stato portato in una base militare. Altre storie simili raccontano di bambini innocenti colpiti e uccisi in circostanze tragiche.
Media: clima positivo tra i mediatori a Sharm
Nei recenti negoziati a Sharm, i mediatori egiziani e qatarioti hanno riferito di un clima positivo tra le delegazioni di Israele e Hamas. Questi colloqui si svolgono in un contesto di tensione, considerando i tentativi di Israele di colpire i principali negoziatori di Hamas. Le discussioni si concentrano sulle condizioni per il rilascio di prigionieri e ostaggi, con l’obiettivo di stabilire un meccanismo che faciliti il ritorno dei palestinesi detenuti nelle carceri israeliane.
A Roma gli ultimi italiani liberati in Israele
Un gruppo di sette attivisti italiani della Global Sumud Flotilla è atterrato all’aeroporto di Fiumicino da Atene il 6 ottobre 2025, dopo aver atteso l’espulsione per via giudiziaria. Questi attivisti non avevano firmato il foglio di rilascio volontario, a differenza di altri ventisei connazionali già rimpatriati. Ad accoglierli, un centinaio di sostenitori con bandiere palestinesi e sciarpe kefiah, che hanno manifestato il loro supporto. Durante il viaggio di ritorno, gli attivisti sono stati assistiti dall’Ambasciata d’Italia.
Trump ostenta ottimismo sui colloqui di Sharm
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che Hamas ha accettato “alcune cose molto importanti” durante i negoziati in Egitto per porre fine alla guerra a Gaza. Trump ha espresso fiducia nel fatto che un accordo per la pace sia vicino, sottolineando i progressi significativi nei colloqui.
Greta Thunberg libera: “C’è un genocidio in corso”
Dopo essere stata liberata, Greta Thunberg ha denunciato la situazione a Gaza, affermando che “un genocidio si sta verificando davanti ai nostri occhi”. Thunberg ha rifiutato di commentare le esperienze di maltrattamento subite durante la detenzione, spostando l’attenzione sulla crisi umanitaria in corso. Ha esortato i governi a intervenire per fermare il genocidio e a smettere di inviare armi a Israele.
Onu: “A Gaza meno bombardamenti, ma continuano gli attacchi”
Secondo l’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari, ci sono stati segnali di una riduzione dei bombardamenti a Gaza, ma gli attacchi e le sparatorie persistono. Il portavoce dell’Onu ha riferito di ventuno persone uccise e novantasei ferite nel fine settimana. Le difficoltà nell’accesso umanitario continuano, con missioni negate e cancellate. Tuttavia, il Programma alimentare mondiale ha riuscito a consegnare farina ai panifici, che operano fino a ventidue ore al giorno per soddisfare le necessità della popolazione.
Pizzaballa: “Impensabile convivenza immediata tra i due popoli”
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa ha commentato il piano di pace di Trump, evidenziando la necessità di coinvolgere il popolo palestinese nelle decisioni sul proprio futuro. Ha sottolineato che, sebbene ci siano molte insidie, la pressione internazionale potrebbe rappresentare un’opportunità per il dialogo e la ricerca di una soluzione pacifica.
Aggiornamento sul numero totale dei morti a Gaza
Secondo il ministero della Salute palestinese, dal 7 ottobre 2023, almeno 67.160 persone sono state uccise e 169.679 ferite negli attacchi israeliani a Gaza. Questo bilancio evidenzia la gravità della situazione nella Striscia e il continuo impatto del conflitto sulla popolazione civile.
Unrwa: “A Gaza il 40% vive tra i rifiuti”
L’Unrwa ha rilasciato dati allarmanti sulla vita a Gaza, rivelando che il 90% delle risorse idriche è stato danneggiato e oltre il 60% delle famiglie non ha accesso a materiali per l’igiene. La situazione è critica, con la popolazione che affronta gravi carenze di beni essenziali e servizi di base.
Documenti sui presunti legami tra la Flotilla e Hamas: una smentita
Un documento pubblicato dal governo israeliano, presentato come prova di legami tra Hamas e la Global Sumud Flotilla, è stato smentito. Si tratta di un documento pubblico del 2021 che non menziona sovvenzioni o operazioni marittime, contrariamente a quanto affermato dalle autorità israeliane.
I negoziati di Sharm iniziano oggi: chi, come e cosa si discute
Oggi si aprono i negoziati a Sharm, con la partecipazione di mediatori egiziani e qatarioti. Le discussioni verteranno sulle condizioni per un eventuale cessate il fuoco e sul rilascio di prigionieri, in un contesto di crescente tensione e aspettative.
Pizzaballa: “Percorso pieno di insidie, ma c’è uno spiraglio”
Pizzaballa ha parlato di un clima di speranza, pur riconoscendo le difficoltà e le sfide che rimangono. Ha evidenziato la necessità di un impegno collettivo per trovare una soluzione duratura e ha invitato a superare le divisioni per costruire un futuro di pace.
Denunce di maltrattamenti da parte degli attivisti della Flotilla
Attivisti spagnoli appena liberati hanno denunciato maltrattamenti e violenze subite durante la detenzione in Israele. Hanno raccontato di essere stati colpiti, insultati e privati di cibo e acqua potabile. Nonostante le loro esperienze, hanno espresso solidarietà verso il popolo palestinese, sottolineando la gravità della situazione a Gaza.