Trump: “Avrei valutato l’invio dei Tomahawk a Kiev, ma voglio chiarimenti sul loro utilizzo”

Rosita Ponti

Ottobre 7, 2025

La situazione in Ucraina continua a evolversi rapidamente, con eventi significativi che si susseguono. Nella giornata di ieri, 6 ottobre 2025, le forze ucraine hanno lanciato attacchi contro le raffinerie di petrolio russe situate a Kirishi e Belgorod, intensificando le tensioni nel conflitto. Nel frattempo, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha lanciato un allerta riguardo a esplosioni avvenute nelle vicinanze della centrale nucleare di Zaporizhzhia, sollevando preoccupazioni per la sicurezza della struttura.

Attacco alle raffinerie russe

Le forze ucraine hanno effettuato bombardamenti mirati sulle raffinerie di Kirishi e Belgorod, causando danni significativi. Questi attacchi rappresentano una risposta strategica alle operazioni militari russe e si inseriscono in un contesto di escalation del conflitto. La reazione di Mosca non si è fatta attendere, con il Ministero della Difesa russo che ha denunciato gli attacchi come una violazione delle norme internazionali. La situazione rimane tesa, con entrambi i lati pronti a rispondere a qualsiasi provocazione.

Allerta AIEA per la centrale di Zaporizhzhia

L’AIEA ha confermato che i suoi ispettori hanno registrato tiri di artiglieria diretti verso la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo quanto riportato, due proiettili sono caduti a soli 1,25 chilometri dal perimetro della centrale, aumentando i timori per la sicurezza nucleare. Rafael Grossi, direttore generale dell’AIEA, ha avvertito che tali incidenti possono aggravare i rischi per la sicurezza della centrale, che è rimasta senza energia elettrica per quasi due settimane. Le autorità ucraine hanno accusato Mosca di scollegare la centrale dalla rete elettrica ucraina per collegarla a quella russa.

Posizione di Orbán sull’adesione dell’Ucraina all’UE

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha chiarito la posizione del suo governo riguardo all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. In un post su X, Orbán ha dichiarato che Budapest non è obbligata a sostenere la candidatura di Kiev e ha avvertito che l’Ungheria non accetterà alcun tipo di ricatto. Orbán ha sottolineato che l’adesione all’UE deve essere decisa all’unanimità dai membri e ha ribadito che il popolo ungherese ha già preso la sua decisione.

Trump e i missili Tomahawk

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato di aver preso una decisione preliminare riguardo all’invio di missili Tomahawk in Ucraina. Tuttavia, ha espresso la necessità di comprendere come verranno utilizzati prima di procedere. Durante una conferenza stampa nello Studio Ovale, Trump ha affermato di voler evitare un’escalation del conflitto e ha messo in evidenza l’importanza di monitorare l’uso di tali armamenti.

Commenti di Merz sulla guerra ibrida di Putin

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di condurre una “guerra ibrida” contro la Germania. In un’intervista a Ntv, Merz ha descritto le azioni di Putin come una guerra di disinformazione e ha sottolineato l’importanza di sostenere l’Ucraina per difendere l’ordine politico in Europa. Merz ha anche menzionato le crescenti minacce rappresentate dai droni e ha affermato che la Germania non si lascerà intimidire.

Posizione della BCE sugli asset russi

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha parlato dell’utilizzo degli asset congelati russi durante un’audizione al Parlamento europeo. Lagarde ha sottolineato l’importanza di rispettare le normative internazionali nella gestione di tali asset e ha dichiarato che ogni proposta deve essere in linea con le leggi vigenti.

Accuse russe di provocazioni britanniche

Il Servizio di intelligence estero della Federazione Russa ha accusato il Regno Unito di pianificare un’operazione provocatoria sotto falsa bandiera. Secondo il rapporto, un gruppo di russi che combattono a fianco delle forze ucraine sarebbe stato addestrato per attaccare navi ucraine o civili in Europa, con l’intento di giustificare un aumento degli aiuti militari all’Ucraina.

Attacco russo su Leopoli

Un treno con 110 attivisti italiani è stato coinvolto in un attacco russo mentre si trovava in viaggio verso Leopoli. Gli attivisti, parte del Movimento europeo di azione non violenta, stavano tornando da una missione a Kharkiv. Durante il tragitto, il convoglio ha subito bombardamenti, ma è riuscito a proseguire verso il confine polacco. Marco Bentivogli, uno dei portavoce del movimento, ha dichiarato che l’Ucraina sta difendendo il mondo da oltre 13200 giorni e che continueranno a sostenere il paese finché sarà necessario.

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