Unabomber: il Dna degli indagati non corrisponde ai reperti, possibile archiviazione

Veronica Robinson

Ottobre 7, 2025

L’identità di Unabomber continua a rappresentare un enigma irrisolto, e con molta probabilità rimarrà tale. Questo nome è stato attribuito al temuto attentatore che, tra il 1994 e il 2006, ha seminato il panico nelle regioni del Nord Est Italia, posizionando rudimentali ordigni esplosivi in luoghi pubblici come chiese, cimiteri, supermercati, sagre paesane, spiagge e cabine telefoniche.

Le indagini e i risultati delle analisi

Dopo oltre due anni di esami e perizie, gli esperti hanno confermato l’assenza di corrispondenze genetiche tra il DNA delle undici persone indagate e quello estratto dai reperti custoditi nell’archivio della Procura di Trieste. Il principale indiziato per il caso di Unabomber è stato per lungo tempo Elvo Zornitta, un ingegnere 68enne originario della provincia di Pordenone. Zornitta, che ha affrontato un processo, è stato successivamente prosciolto da ogni accusa.

Le indagini, avviate per fare luce su una serie di attacchi che hanno lasciato segni indelebili nella memoria collettiva, si avviano ora verso una nuova e definitiva archiviazione. La notizia ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare tra gli avvocati delle vittime, alcune delle quali hanno riportato ferite gravi. Questi legali hanno descritto l’esito delle indagini come un epilogo triste e deludente, che segna un punto di non ritorno in una vicenda che ha occupato le cronache per oltre vent’anni.

Il contesto degli attentati e le conseguenze legali

Gli attentati attribuiti a Unabomber hanno avuto un forte impatto sulle comunità locali e hanno sollevato interrogativi sulla sicurezza pubblica. La serie di esplosioni ha causato non solo danni materiali, ma anche un clima di paura e insicurezza. L’unico condannato nel corso di questa lunga inchiesta è stato un poliziotto, accusato di aver manomesso un taglierino per tentare di dimostrare la colpevolezza di Elvo Zornitta. Questo episodio ha sollevato ulteriori polemiche riguardo alle pratiche investigative e alla gestione del caso.

La chiusura dell’inchiesta rappresenta una sconfitta per le famiglie delle vittime, che speravano in una risoluzione che potesse portare a una maggiore chiarezza e giustizia. La mancanza di prove concrete e le difficoltà nel rintracciare il vero colpevole hanno reso il caso Unabomber uno dei più complessi e controversi nella storia recente dell’Italia. Con l’archiviazione delle indagini, il mistero di Unabomber sembra destinato a rimanere irrisolto, lasciando dietro di sé un’eredità di dolore e frustrazione.

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