A Sharm El Sheikh, Israele ferma la seconda Flotilla: Tajani conferma “una decina di italiani” a bordo

Veronica Robinson

Ottobre 8, 2025

Arrestati circa 150 attivisti a 140 miglia da Gaza, mentre la tensione nella regione continua a crescere. Il presidente statunitense, Donald Trump, ha dichiarato che esiste una “reale possibilità di pace“. Nel frattempo, Hamas ha espresso disponibilità al disarmo, ma ha richiesto garanzie sul ritiro delle forze israeliane. Dalla giornata di sabato, le forze israeliane hanno condotto attacchi aerei che hanno causato la morte di almeno 118 persone, tra cui donne e bambini.

Tajani: “Una decina di italiani tra i fermati della nuova flotilla”

Il ministro degli Esteri e vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, ha comunicato tramite il suo profilo X che l’Ambasciata e il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo attentamente la situazione riguardante la nuova Flotilla, bloccata dalla marina israeliana. “Circa una decina di italiani sono stati fermati“, ha dichiarato Tajani, assicurando che verrà fornita loro tutta l’assistenza consolare necessaria. La richiesta al governo israeliano include il rispetto dei diritti individuali fino all’espulsione degli attivisti. Anche l’Unità di crisi della Farnesina è attivamente coinvolta nella gestione della situazione.

Accordo in vista: prima fase entro venerdì

Secondo una fonte egiziana, la prima fase dell’accordo basato sul piano di pace proposto da Donald Trump per Gaza potrebbe essere conclusa entro venerdì, a condizione che i negoziati in corso a Sharm el-Sheikh mantengano un’atmosfera positiva. La fonte ha specificato che i colloqui si concentrano su questioni come lo scambio di prigionieri e il ritiro delle forze israeliane da Gaza City, Khan Yunis e Deir al-Balah. Tuttavia, eventuali ostacoli potrebbero ritardare il processo. Hamas sta esercitando pressioni per il rilascio di figure di spicco, mentre Trump continua a monitorare la situazione.

Israele intensifica le operazioni a Hebron

Le forze israeliane hanno condotto un’irruzione nel campo di Al-Arroub, nel governatorato di Hebron, arrestando decine di cittadini palestinesi. Secondo quanto riportato dall’agenzia palestinese Wafa, i militari hanno interrogato gli arrestati sul posto e trasformato il Centro Sociale Giovanile di Al-Arroub in un centro di interrogatorio. Durante l’operazione, sono stati segnalati spari contro i fedeli che uscivano dalla preghiera dell’alba, ma non ci sono stati feriti riportati. A seguito di questi eventi, l’orario scolastico nella zona sarà posticipato a giovedì.

Hamas richiede i corpi di Yahya e Muhammad Sinwar

Hamas ha avanzato la richiesta di recuperare i corpi di Yahya Sinwar e di suo fratello Muhammad, entrambi coinvolti in attacchi contro Israele. Questa richiesta è parte dei negoziati in corso per il rilascio degli ostaggi. Tuttavia, Israele ha già respinto tali richieste in passato. La situazione rimane complessa, con Hamas che continua a cercare di ottenere vantaggi nei colloqui.

Qatar chiede garanzie internazionali

Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, ha sottolineato la necessità di “forti garanzie internazionali scritte” per assicurare che Israele rispetti gli accordi. Il Qatar sta cercando di garantire che i colloqui in Egitto portino a risultati concreti, come il ritiro delle forze israeliane da Gaza e un aumento degli aiuti umanitari. Il primo ministro del Qatar, Mohammed Abdulrahman Al Thani, è atteso in Egitto per partecipare ai negoziati.

Attacco israeliano contro la seconda Flotilla

Le forze israeliane hanno attaccato le navi della seconda Flotilla, organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition. I militari hanno preso il controllo delle imbarcazioni e arrestato l’equipaggio. I membri della Flotilla hanno denunciato l’attacco come un’ulteriore escalation da parte di Israele, che continua a ostacolare il diritto internazionale e i diritti umani.

Greta Thunberg rilasciata: “C’è un genocidio in corso”

Dopo essere stata liberata, Greta Thunberg ha denunciato la situazione a Gaza, definendola un genocidio in corso. In una dichiarazione, ha esortato i governi a intervenire e a fermare le violenze. Thunberg ha evidenziato le atrocità subite durante la sua detenzione, ma ha sottolineato che la priorità è la situazione critica della popolazione palestinese.

Situazione umanitaria a Gaza

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha segnalato che il 40% della popolazione a Gaza vive in condizioni precarie, con il 90% delle risorse idriche danneggiate. La situazione è critica, e l’agenzia ha richiesto l’apertura di ulteriori valichi per facilitare l’ingresso degli aiuti umanitari.

Reazioni politiche in Italia

Il governo italiano ha affrontato critiche per la gestione della situazione. Giorgia Meloni ha rivelato di essere stata denunciata alla Corte Penale Internazionale per concorso in genocidio, un’accusa che ha sollevato un acceso dibattito politico. La questione della responsabilità e delle azioni da intraprendere in risposta alla crisi a Gaza continua a occupare il centro del dibattito pubblico.

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