Cancro al colon: uno studio recente evidenzia la possibilità di guarigione completa

Veronica Robinson

Ottobre 8, 2025

La possibilità di una “guarigione completa” dal cancro del colon si sta delineando con sempre maggiore chiarezza. Un recente studio pubblicato su Jama Oncology, realizzato presso l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e in collaborazione con la Mayo Clinic, ha rivelato che il rischio di recidiva per i pazienti diagnosticati con cancro al colon negli stadi II e III può scendere al di sotto dello 0,5% sei anni dopo l’intervento chirurgico e il trattamento chemioterapico. Questo risultato offre una nuova prospettiva sulla definizione di guarigione.

Dettagli dello studio e metodologia

Il progetto di ricerca, intitolato “The Definition of Cure in Colon Cancer“, ha coinvolto una vasta analisi per distinguere tra le recidive reali e gli eventi concorrenti, stabilendo un punto in cui il rischio di recidiva diventa trascurabile. Sono stati esaminati 35.213 pazienti affetti da cancro al colon in stadi II e III, reclutati in 15 studi clinici di fase III tra il 1996 e il 2015. Tutti i partecipanti avevano ricevuto un intervento di chirurgia radicale, seguito da una chemioterapia adiuvante, con un follow-up medio di almeno sei anni.

L’analisi ha mostrato che l’incidenza di recidiva ha raggiunto il picco del 6,4% tra il sesto e il dodicesimo mese post-intervento, per poi diminuire costantemente ogni sei mesi. Dopo il sesto anno e mezzo, il rischio di recidiva si è stabilizzato al di sotto dello 0,5%, fino al decimo anno. L’indagine sugli eventi concorrenti ha rivelato che il numero di decessi e di nuovi tumori primari era stato erroneamente interpretato come recidive, con una maggiore distorsione nei pazienti anziani.

Implicazioni per la pratica clinica

I risultati di questo studio suggeriscono che un rischio di recidiva inferiore allo 0,5% a sei anni possa essere considerato una base solida per definire la “cura” del cancro del colon negli stadi II e III. Gli autori dello studio evidenziano che l’adozione di questa nuova definizione potrebbe migliorare notevolmente la comunicazione tra medici e pazienti, orientando la durata del follow-up e contribuendo a ridurre la necessità di una sorveglianza a lungo termine non necessaria.

Questi sviluppi potrebbero rappresentare un cambiamento significativo nella gestione del cancro del colon, offrendo ai pazienti una visione più ottimistica riguardo al loro futuro e alla loro salute. Con l’avanzamento della ricerca e l’implementazione di queste scoperte, il panorama della cura per il cancro del colon potrebbe subire una trasformazione decisiva nei prossimi anni.

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