Garlasco, un amico di Sempio: “Lo scontrino è un indizio, non un alibi”

Rosita Ponti

Ottobre 8, 2025

Uno degli amici di Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso di omicidio di Chiara Poggi, ha sollevato interrogativi sulla scelta di puntare i riflettori su di lui. In un’intervista rilasciata a Rai 3, l’uomo ha esclamato: “Perché proprio Andrea? Non è l’unico amico di Marco Poggi, ci sono altri nomi che conosci”. Questa affermazione si inserisce in un contesto più ampio, in cui Sempio è accusato di aver presentato uno scontrino per giustificare la sua presenza a Vigevano durante le ore in cui è avvenuto l’omicidio, definito dall’amico come “un indizio e non un alibi“.

Il contesto del caso garlasco

Il caso di Garlasco, che ha scosso l’Italia nel 2007, continua a riemergere con nuove rivelazioni. Il 13 agosto di quell’anno, Chiara Poggi fu trovata senza vita nella sua abitazione. Da quel momento, le indagini si sono concentrate su diversi sospettati, ma il nome di Andrea Sempio è tornato alla ribalta in seguito alla sua recente indagine. L’amico di Sempio, che ha parlato nel programma “Lo Stato delle Cose” di Massimo Giletti, ha manifestato la sua confusione riguardo al fatto che solo Sempio sia stato indagato, nonostante ci siano altre persone che potrebbero avere un ruolo nella vicenda.

L’uomo ha sottolineato come lo scontrino presentato da Sempio non possa essere considerato un alibi, bensì un elemento che potrebbe contribuire a chiarire la sua posizione. Questa dichiarazione ha riacceso il dibattito sull’interpretazione delle prove e sull’evoluzione delle indagini. La questione centrale rimane: perché l’attenzione è rivolta esclusivamente a Sempio e non ad altri membri della cerchia di Marco Poggi, che potrebbero avere informazioni rilevanti?

Le dichiarazioni degli amici di andrea sempio

L’amico di Sempio ha espresso preoccupazione per la direzione presa dalle indagini. La sua affermazione che “la Procura avrà in mano qualcosa” suggerisce che ci siano elementi in possesso degli inquirenti che potrebbero non essere stati resi noti al pubblico. Questa affermazione ha generato un clima di attesa e incertezza, poiché gli amici di Andrea temono che la verità possa essere distorta o non completamente rivelata.

L’intervista ha messo in luce anche la frustrazione degli amici di Sempio, che si sentono in qualche modo coinvolti in un’indagine che non sembra tenere conto di tutti i fattori in gioco. La loro richiesta di maggiore chiarezza e trasparenza è un tema ricorrente nelle discussioni che circondano questo caso, che continua a destare interesse e preoccupazione.

Le implicazioni del caso e la ricerca della verità

La complessità del caso Garlasco è amplificata dalla lunga durata delle indagini e dalla continua evoluzione delle prove. Ogni nuova informazione, come quella fornita dall’amico di Sempio, contribuisce a creare un quadro sempre più intricato. La questione di cosa sia realmente accaduto il 13 agosto 2007 rimane irrisolta, e il coinvolgimento di Sempio solleva interrogativi su come le indagini siano state condotte nel corso degli anni.

Con il passare del tempo, la pressione pubblica e mediatica aumenta, e gli amici di Sempio chiedono che tutte le piste vengano esplorate senza pregiudizi. La ricerca della verità è un obiettivo che deve essere perseguito con rigore, affinché non si trascurino dettagli fondamentali che potrebbero rivelarsi decisivi per la risoluzione del caso.

Il mistero che circonda l’omicidio di Chiara Poggi continua a mantenere viva l’attenzione, mentre le domande senza risposta si accumulano. La speranza è che, attraverso un’indagine approfondita e imparziale, si possa finalmente fare chiarezza su una vicenda che ha segnato profondamente la comunità di Garlasco e l’opinione pubblica italiana.

×