Israele intercetta la seconda Flotilla a meno di 140 miglia dalla costa di Gaza

Rosita Ponti

Ottobre 8, 2025

“Non ci fermeremo mai: altre 9 navi a 140 miglia nautiche da Gaza”. Questo il messaggio rilasciato nella notte del 8 ottobre 2025 dalla seconda missione umanitaria nel Mediterraneo, diretta verso il blocco navale israeliano. La missione, organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition e da Thousand Madleens, ha come obiettivo quello di portare aiuti alimentari e medicinali a chi ne ha bisogno nella striscia di Gaza.

Assalto alle imbarcazioni

Verso le 04:30 ora italiana, i militari israeliani hanno assaltato le imbarcazioni della flottiglia, che trasportano circa 150 persone provenienti da 30 paesi diversi, tra cui medici e giornalisti. La situazione è stata documentata in diretta streaming da una delle barche coinvolte. Le immagini hanno mostrato l’abbordaggio da parte di uomini armati, che hanno preso il controllo delle imbarcazioni e immobilizzato l’equipaggio. Un soldato è salito sull’albero della nave, distruggendo la telecamera che trasmetteva il video.

Comunicati della flottiglia

Poco dopo l’incidente, la Freedom Flotilla Coalition ha rilasciato un nuovo comunicato, informando che “a circa 120 miglia nautiche da Gaza, Israele ha attaccato” la spedizione. “Attualmente almeno due imbarcazioni sono state abbordate e la maggior parte delle dirette streaming sono state interrotte”, si legge nei messaggi sui social media della flottiglia. L’esercito israeliano sta tentando di deviare la rotta della missione umanitaria.

Preparativi dell’esercito israeliano

Fonti di informazione dello Stato ebraico avevano anticipato che l’esercito si stava preparando a intervenire contro la flottiglia, un’azione già avvenuta in precedenza con la Global Sumud Flotilla.

Video della missione

Un lungo video rimane visibile sul sito della Flotilla, mostrando uno degli equipaggi che, con le mani alzate, attende l’arrivo dei militari israeliani a bordo della barca. Dopo l’abbordaggio, la diretta si è interrotta. Al momento, altre imbarcazioni continuano a inviare segnali video, rimanendo in attesa di un possibile attacco.

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