Le password più vulnerabili per gli account online in Italia e nel mondo

Rosita Ponti

Ottobre 8, 2025

Decine di password necessarie per accedere a vari account online rappresentano un onere significativo per gli utenti, i quali spesso ricorrono a soluzioni semplici e facili da ricordare, come nomi, date di nascita o sequenze prevedibili. Queste scelte, sebbene possano sembrare pratiche, si rivelano una porta aperta per gli hacker. A tal proposito, il portale Truffa.net, specializzato nella verifica della legalità e dell’affidabilità di siti di gioco e investimento online, ha recentemente pubblicato un elenco delle password più compromesse a livello globale e in Italia.

Le 10 password più compromesse al mondo

La password più frequentemente violata a livello mondiale è ‘123456’, rintracciata ben 132.211.338 volte in vari data breach. Nonostante la sua evidente vulnerabilità, continua a essere la più utilizzata, con oltre 3 milioni di utenti che la preferiscono. Una significativa porzione delle password più comuni violate è composta da semplici sequenze numeriche, come ‘123456789’, che è stata coinvolta in 1,6 milioni di violazioni, e ‘12345678’, con oltre 41 milioni di incidenti. Anche la sequenza completa ‘1234567890’ ha registrato più di 10 milioni di violazioni.

In aggiunta a queste, la lista include ‘admin’, presente in 36 milioni di violazioni globali, ‘password’, con 22,3 milioni di violazioni, e ‘qwerty’, la quale ha subito 12,5 milioni di attacchi. Questi dati evidenziano un comportamento preoccupante da parte degli utenti, che continuano a scegliere password facilmente indovinabili.

Le 15 password più compromesse in Italia

Il portale ha anche rivelato le password più violate in Italia, dove le prime tre coincidono con quelle a livello mondiale: ‘123456’, ‘123456789’ e ‘12345678’. Sorprendentemente, al settimo posto si colloca ‘000000’, una sequenza elementare utilizzata più di 5mila volte e associata a oltre 8 milioni di violazioni.

In Italia, anche i nomi di persona risultano frequentemente utilizzati come password. Tra i primi quindici, troviamo ‘andrea’ (517.828 violazioni), ‘antonio’ (366.642 violazioni) e ‘alessandro’ (181.461 violazioni). Questi dati dimostrano come l’uso di nomi comuni possa esporre ulteriormente gli utenti a rischi di sicurezza.

Infine, non mancano scelte peculiari, come nomi di squadre di calcio, tra cui ‘juventus’, e password semplici come ‘ciaociao’, entrambe con oltre 181.000 violazioni. Questi esempi sottolineano la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza delle password, evidenziando l’importanza di adottare pratiche più sicure nella creazione delle stesse.

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