Per avviare il processo legislativo della legge di iniziativa popolare che propone l’istituzione di un servizio nazionale pubblico di psicologia, sono necessarie ancora 10.000 firme. A comunicarlo è stato Francesco Maesano, giornalista e portavoce del comitato promotore ‘Diritto a stare bene’, durante il lancio della raccolta firme avvenuto oggi, 10 gennaio 2025, a Firenze. Maesano ha sottolineato l’importanza di questo momento, evidenziando come la collaborazione con Coop permetta alla campagna di acquisire una dimensione realmente nazionale.
Il servizio nazionale pubblico di psicologia
Il servizio nazionale pubblico di psicologia si propone di colmare un “vuoto strategico” attualmente esistente, come evidenziato da Elisabetta Camussi, docente di psicologia sociale all’Università di Milano Bicocca e membro del comitato scientifico di ‘Diritto a stare bene’. Camussi ha messo in luce che attualmente le informazioni psicologiche sono spesso reperite autonomamente online, il che può risultare insufficiente e poco affidabile. Il suo intervento ha messo in risalto l’importanza della ricerca condotta nei mesi scorsi, che ha portato alla luce la necessità di un’educazione alle relazioni obbligatoria nelle scuole, dalla scuola elementare fino all’università .
Sinergia tra ricerca e pratiche educative
Camussi ha spiegato che è fondamentale creare una sinergia tra la ricerca e le pratiche educative, sottolineando come l’educazione alle relazioni debba essere gestita da professionisti del settore, come psicologi e psicologhe, in collaborazione con altri operatori del sistema scolastico. L’iniziativa ‘Diritto a stare bene’ mira a promuovere una rete di supporto psicologico accessibile e diffusa in vari contesti, come scuole, luoghi di lavoro, comunità , ospedali e carceri. Questo approccio integrato potrebbe fornire un supporto fondamentale per il benessere psicologico della popolazione, rispondendo a bisogni che attualmente non trovano adeguata risposta.
Un passo significativo verso il servizio
La campagna di raccolta firme rappresenta quindi un passo significativo verso la realizzazione di un servizio che potrebbe migliorare la qualità della vita di molti cittadini, creando un sistema di supporto psicologico che si integra in modo naturale nella vita quotidiana.