“Lo scontrino di Andrea Sempio rappresenta un indizio, non un alibi”

Rosita Ponti

Ottobre 8, 2025

Nel corso di una recente puntata del programma condotto da Massimo Giletti, un amico di Marco Poggi ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo al caso di omicidio che ha scosso Garlasco nel 2007. L’intervento è avvenuto il 15 marzo 2025, quando il testimone, ripreso dalle telecamere in modo da mantenere il proprio anonimato, ha commentato le prove emerse e la situazione di Andrea Sempio, attualmente indagato.

Dichiarazioni dell’amico di Marco Poggi

L’amico ha esordito dicendo: “Conosco Andrea da 25 anni“. Ha poi espresso il suo disappunto riguardo a uno specifico elemento del caso: “Non mi parli dello scontrino per piacere. Possibile che nessuno capisca? Non è un alibi, è un indizio”, ha affermato con fermezza. Le sue parole evidenziano un punto di vista critico nei confronti delle interpretazioni fornite dagli inquirenti e dai media.

Interrogativi sulla presenza di telecamere

In un passaggio successivo, l’amico ha sollevato interrogativi sulla presenza di telecamere nella cittadina di Garlasco, che conta circa 60mila abitanti. “Vuole che un comune di questa dimensione non abbia installato telecamere al centro?”, ha chiesto, insinuando che le prove potrebbero non essere così scarse come si pensa.

Il ruolo di Andrea Sempio nell’inchiesta

La figura di Andrea Sempio è centrale in questa nuova fase dell’inchiesta. L’amico ha concluso le sue dichiarazioni con una domanda provocatoria: “Perché proprio Andrea? Non è l’unico amico di Marco Poggi. Ci sono altri nomi che lei conosce”, ha detto, lasciando intendere che ci sono ulteriori dettagli e persone coinvolte nel caso che meritano attenzione.

Nuova luce sul caso di Garlasco

Queste affermazioni gettano nuova luce su un caso che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per anni, sollevando interrogativi sulla verità e sulla giustizia.

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