“Non considero le minacce: la responsabilità di chi accusa di sangue sporco”

Rosita Ponti

Ottobre 8, 2025

La premier Giorgia Meloni è intervenuta nella trasmissione di approfondimento politico “Porta a Porta”, andata in onda il 8 ottobre 2025, per affrontare un tema di grande rilevanza. Durante il suo intervento, Meloni ha rivelato di essere stata oggetto di una denuncia presso la Corte Penale Internazionale, accusata di concorso in genocidio.

Le accuse contro Meloni

Nel corso della puntata, la presidente del Consiglio ha espresso la sua indignazione riguardo alle accuse mosse contro di lei. Meloni ha sottolineato che tali affermazioni sono infondate e strumentali, mirate a delegittimare il suo operato politico e le scelte del governo italiano. La premier ha evidenziato come queste accuse si inseriscano in un contesto di attacchi politici e mediatici nei suoi confronti, che considera parte di una strategia più ampia per minare la sua credibilità e quella del suo esecutivo.

Meloni ha ribadito il suo impegno per la giustizia e il rispetto dei diritti umani, affermando di non aver mai sostenuto né promosso azioni che possano essere interpretate come genocidio. Ha inoltre sottolineato il suo desiderio di affrontare le problematiche internazionali con responsabilità e rispetto per le norme internazionali, dichiarando che la sua amministrazione è sempre stata attenta a mantenere un dialogo costruttivo con le altre nazioni.

La premier ha anche citato esempi di cooperazione internazionale in ambito umanitario, evidenziando come l’Italia stia lavorando per affrontare le crisi globali con approcci che privilegiano il dialogo e la diplomazia. Meloni ha invitato a non lasciarsi influenzare da notizie false o distorte, che possono avere un impatto negativo sulla percezione del ruolo dell’Italia nel contesto internazionale.

Reazioni e contesto politico

La denuncia contro Meloni ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico italiano. Mentre alcuni esponenti dell’opposizione hanno accolto con favore l’inchiesta, sostenendo che sia un passo necessario per garantire la responsabilità dei leader politici, altri hanno difeso la premier, considerando le accuse come un attacco politico mirato a minare la stabilità del governo.

Il clima politico in Italia è particolarmente teso, con le elezioni che si avvicinano e le polemiche sui temi dell’immigrazione e dei diritti umani che dominano il dibattito pubblico. Meloni ha cercato di mantenere la sua posizione, sottolineando la necessità di una leadership forte e decisa in un momento di incertezze globali.

In questo contesto, l’intervento a “Porta a Porta” rappresenta non solo una difesa personale da parte della premier, ma anche un tentativo di rimettere al centro del dibattito le questioni cruciali che riguardano l’Italia e il suo ruolo nel mondo. La reazione del pubblico e dei media nei giorni successivi sarà cruciale per capire come queste accuse influenzeranno la sua immagine e quella del governo.

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