Beatrice Venezi non dirige la prima del Wozzeck al Teatro La Fenice di Venezia

Rosita Ponti

Ottobre 9, 2025

Le polemiche attorno alla nomina di Beatrice Venezi alla direzione musicale del Teatro La Fenice di Venezia continuano a infiammare il dibattito culturale. L’incontro tenutosi il 15 ottobre 2025 tra il sovrintendente Nicola Colabianchi e i rappresentanti sindacali non ha portato a un accordo, culminando nella proclamazione di uno sciopero in occasione della prima del Wozzeck, fissata per il 17 ottobre. I sindacati, tra cui Cgil, Cisl, Uil e Fials, contestano la nomina di Venezi, definendola “politicamente motivata e inadeguata”.

Vertice e mediazione

Il vertice, che ha visto la partecipazione del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in veste di presidente del Consiglio di indirizzo della Fondazione, era stato convocato con l’intento di trovare una mediazione. Tuttavia, le posizioni si sono rivelate distanti, con le maestranze che hanno chiesto la revoca della nomina, rifiutando la proposta del sindaco di avviare un “percorso conoscitivo” con Venezi.

Dialogo e assemblea pubblica

I sindacati hanno comunicato che sono disposti a dialogare solo dopo la revoca dell’incarico, annunciando anche un’assemblea pubblica aperta a cittadini e lavoratori delle istituzioni culturali solidali con La Fenice, programmata per le 18:00 del 17 ottobre. Nicola Colabianchi ha difeso la scelta di nominare Beatrice Venezi, sottolineando che la direttrice ha una vasta esperienza, avendo diretto numerose opere e possedendo un curriculum significativo. Ha inoltre evidenziato la necessità di apportare innovazione e di attrarre un pubblico giovane, affermando: “Serve chi sa raccontare l’opera ai giovani”.

Problema di comunicazione

Colabianchi ha riconosciuto un “problema di comunicazione” riguardo alla procedura di nomina, ma ha negato qualsiasi irregolarità formale, assicurando di aver consultato tutti i membri del Consiglio, i quali hanno dato il loro assenso. Ha anche respinto le accuse di ingerenze esterne, dichiarando che si tratta di una scelta artistica autonoma. Riguardo allo sciopero, ha espresso dispiacere, sottolineando che, sebbene sia un diritto costituzionale, possa arrecare danno al pubblico: “Non è la forma di protesta più utile”.

Posizione del sindaco

Il sindaco Brugnaro ha espresso una posizione chiara, pur cercando di mediare tra le diverse opinioni. Ha compreso le preoccupazioni e le resistenze, ma ha sottolineato l’importanza di un confronto rispettoso, evitando scontri diretti. “Non possiamo giudicare una professionista prima ancora che inizi. La critica personale è stata eccessiva”, ha affermato. Brugnaro ha difeso la visione di Colabianchi e ha invitato orchestra e maestranze a collaborare per costruire il futuro del Teatro. Ha dichiarato che la nomina di Venezi è parte di un progetto più ampio, volto a rendere La Fenice più aperta e moderna, mantenendo al contempo la propria identità. Infine, ha escluso qualsiasi possibilità di un passo indietro da parte di Venezi, affermando: “Deve andare avanti, dimostrare il suo valore sul podio. Nessuno può essere bocciato a priori”.

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