Caso Garlasco: Andrea Sempio sotto inchiesta, l’amico solleva dubbi sullo scontrino

Veronica Robinson

Ottobre 9, 2025

Un caso che continua a suscitare interrogativi e tensioni, quello dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. A distanza di diciotto anni, la vicenda si arricchisce di nuovi sviluppi, con un condannato in via definitiva, Alberto Stasi, e un indagato, Andrea Sempio, che si ritrova al centro di una nuova inchiesta della Procura di Pavia. I recenti eventi hanno riacceso l’attenzione mediatica su un delitto che sembra non trovare pace, tra dichiarazioni controverse e indagini che si intrecciano.

Le dichiarazioni dell’avvocato e le indagini in corso

L’Ordine degli avvocati di Pavia sta monitorando con attenzione le affermazioni dell’avvocato Lovati, legale di Andrea Sempio. Le sue dichiarazioni, rilasciate il 13 marzo 2025, hanno portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Milano per diffamazione aggravata. Lovati ha accusato il professor Angelo Giarda, avvocato di Alberto Stasi, di aver orchestrato una macchinazione per prelevare clandestinamente il Dna di Sempio. La questione è ora in esame da parte del Consiglio di disciplina dell’Ordine degli avvocati, mentre l’attenzione si concentra anche sulla partecipazione di Lovati al programma ‘Falsissimo’, dove ha rilasciato affermazioni controverse riguardo alla memoria di Yara Gambirasio.

La situazione si complica ulteriormente, con Lovati che è stato ripreso da una telecamera durante un’intervista, dove ha affermato: “Condannatemi per violenza sessuale con minorenne consenziente, non per omicidio, io non l’ho uccisa”. Queste parole hanno sollevato un polverone mediatico, attirando l’attenzione su un caso che sembra non avere fine.

Il manoscritto e le accuse di corruzione

Un ulteriore sviluppo significativo è emerso con la divulgazione di un manoscritto sequestrato a Sempio, presentato dal Tg1 come prova di una possibile corruzione del pm Mario Venditti. Gli appunti, scritti a mano da Giuseppe Sempio, padre di Andrea, fanno parte di un nuovo filone d’inchiesta aperto dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari. Nel documento, risalente al febbraio 2017, si legge: “Venditti Gip archivia X 20 30 € euro”, un riferimento che potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini.

Le Procure di Pavia e Brescia stanno esaminando attentamente questi nuovi elementi, che potrebbero influenzare l’andamento del caso e portare a nuovi sviluppi.

Le domande senza risposta e le nuove testimonianze

In un contesto di crescente confusione, emerge la voce di un amico di Sempio, che si interroga sul motivo per cui solo Andrea sia sotto indagine. “Perché proprio Andrea? Non è l’unico amico di Marco Poggi“, ha dichiarato, suggerendo che ci siano altre persone che meritano di essere ascoltate. Questa affermazione si aggiunge alla discussione sul famoso scontrino presentato da Sempio, che ha sollevato dubbi sulla sua validità come alibi.

Le indagini continuano a rivelare nuovi dettagli, mentre il prossimo incidente probatorio, previsto per dicembre 2025, potrebbe fornire ulteriori indicazioni sul Dna, potenzialmente riconducibile a nuovi sospetti. La complessità del caso di Chiara Poggi continua a crescere, mantenendo viva l’attenzione su uno dei delitti più controversi degli ultimi vent’anni.

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