Come il cervello trasforma le emozioni in comportamenti: un’analisi dettagliata

Veronica Robinson

Ottobre 9, 2025

Un team di ricercatori dell’Università di Parma ha recentemente reso pubblici i risultati di uno studio innovativo riguardante il modo in cui il cervello umano traduce le emozioni in azioni concrete. Questo lavoro, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), svela i circuiti cerebrali coinvolti in un processo complesso, aprendo nuove prospettive sulle interazioni tra stati affettivi e comportamento.

Ricercatori e collaborazioni internazionali

Il progetto è stato diretto dai professori Giuseppe Di Cesare e Giacomo Rizzolatti, rispettivamente associato e emerito presso il Dipartimento degli Alimenti e del Farmaco e il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma. Il professor Rizzolatti, celebre per la scoperta dei ‘neuroni specchio’, ha guidato un team che ha collaborato con esperti di fama internazionale, tra cui Karl Friston e Peter Zeidman dell’University College London, Yury Koush dello Skolkovo Institute of Science and Technology in Russia e Alessandra Sciutti dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Il progetto ha beneficiato di un sostegno finanziario da parte di Fondazione Cariplo e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti.

Metodologia dello studio

Per esplorare il legame tra emozioni e azioni, i ricercatori hanno impiegato la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Durante l’esperimento, i partecipanti sono stati sottoposti a due compiti distinti: il primo richiedeva di generare e mantenere uno stato affettivo positivo o negativo, mentre il secondo prevedeva di comunicare quello stato attraverso l’esecuzione di un’azione.

Le analisi hanno rivelato due scoperte significative. La prima evidenzia l’attivazione dell’insula, una regione cerebrale fondamentale, che si attiva prima dell’esecuzione di un’azione in presenza di uno stato affettivo. La seconda scoperta, ottenuta attraverso il Dynamic Causal Modeling, ha permesso di tracciare il flusso delle informazioni tra l’insula e la corteccia premotoria durante le fasi di feeling ed execution.

Risultati e implicazioni della ricerca

Nella fase di feeling, le informazioni affettive vengono codificate nell’insula e modulano l’attività della corteccia premotoria. Questo implica che l’informazione dall’insula consente alla corteccia premotoria di selezionare la forma cinematica dell’azione più adatta allo stato affettivo attuale. Durante la fase di execution, i comandi motori provengono dalla corteccia premotoria e influenzano l’attività dell’insula, fornendo un feedback sull’affettività dell’azione in corso. Questo processo integra le dimensioni affettive e motorie, conferendo all’atto motorio un ‘colore’ affettivo distintivo.

La ricerca condotta dall’Università di Parma fornisce una comprensione approfondita su come il cervello umano gestisce le emozioni e le traduce in azioni, con possibili applicazioni in ambiti quali la psicologia, la riabilitazione e la robotica sociale.

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