Ddl Semplificazioni: Uap mette in guardia sui rischi di deregulation nella diagnostica

Veronica Robinson

Ottobre 9, 2025

L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti e Ospedalità Privata (Uap) ha manifestato forti timori in merito all’approvazione del disegno di legge Semplificazioni da parte del Senato italiano, avvenuta il 9 ottobre 2025. La presidente Mariastella Giorlandino ha espresso preoccupazione per il rischio di una deregulation diagnostica mascherata da semplificazione. Questa iniziativa legislativa, sebbene intenda semplificare le procedure e velocizzare i servizi nel settore sanitario, potrebbe compromettere la qualità e la sicurezza dell’assistenza fornita ai cittadini.

Rischi associati alla nuova normativa

La Uap ha evidenziato come l’ampliamento delle prestazioni sanitarie erogabili dalle farmacie rappresenti un cambiamento potenzialmente pericoloso. L’associazione avverte che consentire l’esecuzione di test diagnostici e prestazioni cliniche in ambienti privi delle necessarie competenze e controlli potrebbe mettere a repentaglio la salute pubblica. La presidente Giorlandino ha sottolineato che le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate sono soggette a normative rigorose in materia di sicurezza informatica, gestione del rischio e protezione dei dati. Al contrario, le farmacie, pur fornendo servizi simili e trattando dati sensibili, non sono vincolate agli stessi obblighi, il che solleva interrogativi sulla loro capacità di garantire standard adeguati.

Inoltre, la Uap ha posto l’accento sulla protezione della privacy dei pazienti, specialmente per coloro affetti da patologie gravi. L’associazione ha chiesto chiarimenti su chi si occuperà della riservatezza dei dati trasmessi dalle farmacie alle Aziende Sanitarie Locali (Asl) o attraverso la telemedicina. È stato inoltre messo in evidenza che il mancato rispetto delle normative da parte delle strutture sanitarie private accreditate potrebbe portare alla cessazione dei rapporti con il Servizio Sanitario Regionale (Ssr) e alla perdita di budget per il 2026.

Implicazioni sulla qualità delle prestazioni sanitarie

La presidente Giorlandino ha affermato che la salute non deve essere considerata un ambito da semplificare burocraticamente. Ogni prestazione diagnostica richiede un intervento medico, responsabilità professionali e standard di qualità che le farmacie non possono garantire. Secondo la presidente, l’intervento legislativo è il risultato di pressioni lobbistiche piuttosto che di una seria riflessione sulla qualità del servizio sanitario.

La Uap ha ribadito che la sanità non può essere gestita attraverso semplificazioni superficiali. La protezione della salute richiede un impegno costante per garantire qualità, appropriatezza e sicurezza, evitando scorciatoie normative e esperimenti influenzati da interessi di categoria. La posizione dell’associazione evidenzia la necessità di un dibattito approfondito e informato sulle politiche sanitarie, per evitare che le riforme legislative danneggino il benessere dei cittadini e la qualità delle cure fornite.

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