Francesco Caltagirone coinvolto nel caso di spionaggio con software Paragon

Veronica Robinson

Ottobre 9, 2025

Francesco Gaetano Caltagirone, noto imprenditore e editore de “Il Messaggero”, è stato oggetto di sorveglianza tramite il software-spia Graphite, come riportato dal quotidiano “La Stampa” e da “IrpiMedia”. La tecnologia è stata sviluppata dalla startup israeliana Paragon Solutions. Al momento, non è chiaro chi abbia tentato di spiare Caltagirone, il quale ha ricevuto una notifica tramite WhatsApp riguardo a questa situazione. La comunicazione è avvenuta in concomitanza con quella indirizzata a Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e ai fondatori della ong Mediterranea, Luca Casarini e Giuseppe ‘Beppe’ Caccia.

A dicembre 2024

A dicembre 2024, secondo le informazioni raccolte, il numero di telefono di Caltagirone è stato inserito in una chat di WhatsApp contenente contatti a lui familiari. All’interno di questa chat è stato condiviso un file PDF, che è successivamente scomparso insieme alla conversazione. Nel mese seguente, il quotidiano torinese ha evidenziato che WhatsApp ha avvisato gli utenti coinvolti di aver identificato e risolto una vulnerabilità che avrebbe consentito l’installazione di uno spyware senza la necessità di cliccare su link o allegati.

Interrogativi sulla sicurezza

La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza delle comunicazioni digitali e sull’uso di tecnologie invasive da parte di soggetti sconosciuti. La scoperta di questa vulnerabilità e la modalità di attacco suggeriscono un potenziale rischio per chiunque utilizzi piattaforme di messaggistica. La situazione di Caltagirone, così come quella di altri individui coinvolti, mette in luce l’importanza di una maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati personali.

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