Il 9 ottobre di ogni anno, si svolge in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Vista, dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della salute degli occhi. Questo evento rappresenta un’opportunità per riflettere sulle modalità di cura della vista, un senso attraverso il quale il 80% delle nostre esperienze quotidiane si manifesta. Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana, ha evidenziato come questa giornata possa fungere da spunto per migliorare le pratiche oftalmologiche e garantire ai cittadini italiani accesso a cure di alta qualità .
La situazione attuale delle visite oculistiche
La realtà del sistema sanitario italiano presenta sfide significative. Attualmente, chi desidera sottoporsi a una visita oculistica nel settore pubblico deve affrontare un’attesa di un anno, mentre per gli interventi di cataratta, che colpiscono annualmente circa 750.000 persone, i tempi di attesa raggiungono i due anni. Questi interventi rappresentano l’83% dell’attività di un centro oculistico. Piovella ha messo in evidenza che esistono anche notevoli carenze nella gestione delle maculopatie, con una disponibilità di terapie che risulta essere inferiore del 70% rispetto a quanto necessario.
Innovazioni nella diagnosi delle malattie oculari
Un altro aspetto critico riguarda la diagnosi delle malattie oculari. Piovella ha sottolineato l’importanza di dotare le visite oculistiche di strumentazione diagnostica avanzata. Non è più sufficiente utilizzare metodi tradizionali, come la lampada a fessura e una semplice cassetta di lenti. È fondamentale adottare tecnologie moderne di diagnostica per immagini, che garantiscono diagnosi più precise e affidabili, migliorando così l’efficacia del trattamento.
Prospettive per la chirurgia della cataratta
Le lacune non si limitano solo alla diagnosi, ma si estendono anche alla chirurgia della cataratta. Piovella ha evidenziato che oggi è possibile non solo sostituire un cristallino opaco con uno trasparente, ma anche correggere difetti visivi sia per la visione a distanza che per quella da vicino, tutto in un unico intervento. Tuttavia, nonostante queste innovazioni, il settore sembra ancora restio ad adottare appieno queste tecnologie, lasciando molti pazienti in attesa di interventi cruciali.
Formazione dei nuovi oculisti
Infine, Piovella ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una riforma nella formazione degli oculisti. È essenziale che i nuovi medici siano preparati e competenti, ma attualmente molti di loro escono dalle università senza aver mai praticato un intervento chirurgico in oculistica. Questa mancanza di esperienza pratica rappresenta un ostacolo significativo per il futuro della professione e per la qualità delle cure fornite ai pazienti.
L’evento del 9 ottobre offre quindi un’importante piattaforma per discutere e affrontare queste problematiche, con l’obiettivo di garantire che la salute visiva venga trattata con la serietà e l’attenzione che merita.