Papa Leone XIV: “È fondamentale un’informazione libera, rigorosa e obiettiva”

Veronica Robinson

Ottobre 9, 2025

Papa Leone XIV ha recentemente accolto i partecipanti alla 39ª Conferenza dell’Associazione Minds International, un network globale di agenzie di stampa, esprimendo preoccupazioni riguardo al ruolo della tecnologia nel campo dell’informazione. Durante l’udienza, il Pontefice ha enfatizzato l’importanza di mantenere l’umanità al centro del discorso informativo e ha avvertito che il potere degli algoritmi non deve essere concentrato nelle mani di pochi. “La tecnologia non deve sostituire l’uomo”, ha dichiarato, sottolineando che l’informazione è un bene pubblico da proteggere.

Il Papa ha esortato a costruire un’alleanza tra cittadini e giornalisti, evidenziando che un giornalismo responsabile è essenziale per la salute della società. “Sostenere gli operatori e le agenzie che dimostrano serietà è fondamentale per creare un circolo virtuoso”, ha affermato, riconoscendo il ruolo cruciale della stampa nell’informare il pubblico e nel promuovere una cittadinanza attiva.

Il monito di Hannah arendt

Il Pontefice ha richiamato il pensiero della storica e filosofa statunitense Hannah Arendt, la quale avvertiva che il suddito ideale di un regime totalitario è colui che non distingue più tra realtà e finzione. “Il mondo ha bisogno di un’informazione libera e rigorosa”, ha affermato Papa Leone XIV, invitando i giornalisti a resistere alle manipolazioni e alla disinformazione. Ha descritto il ruolo della stampa come un baluardo di civiltà contro le insidie della post-verità e delle menzogne.

In questo contesto, il Papa ha ribadito che “fare il giornalista non è un crimine, ma un diritto da proteggere”. Ha sottolineato che l’informazione libera è un pilastro fondamentale delle società moderne e ha rinnovato il suo appello per la liberazione di giornalisti perseguitati per il loro lavoro.

Il tributo dei giornalisti in zone di conflitto

Papa Leone XIV ha dedicato un momento a ricordare i giornalisti che hanno perso la vita nei conflitti. “Ogni giorno ci sono reporter che rischiano la propria vita affinché le persone possano conoscere la verità”, ha detto, evidenziando l’importanza del loro lavoro in contesti di guerra e violenza. Ha sottolineato che la conoscenza di eventi come quelli in Gaza e Ucraina deve molto al coraggio di questi professionisti.

Il Pontefice ha affermato che le testimonianze di chi opera in situazioni estreme rappresentano solo la punta dell’iceberg di un impegno quotidiano di molti che lavorano per garantire un’informazione non contaminata da interessi contrari alla verità.

La necessità di una comunicazione etica

Il Papa ha esortato i giornalisti e le agenzie di stampa a liberare la comunicazione dall’inquinamento cognitivo e dal fenomeno del click bait. Ha sottolineato l’importanza di agire secondo principi etici e di sostenibilità economica, affermando che non si deve accettare un mondo in cui la verità è indistinguibile dalla finzione.

“Chi governa gli algoritmi?”, ha chiesto il Pontefice, ponendo interrogativi sul futuro dell’informazione nell’era dell’intelligenza artificiale. Ha ribadito che la trasparenza e la qualità dell’informazione sono essenziali per restituire ai cittadini il loro ruolo di protagonisti nel sistema informativo. Infine, ha esortato le agenzie di stampa a mantenere la loro autorevolezza e a non svenderla mai.

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