Verso un accordo storico a Gaza: Israele e Hamas raggiungono una tregua e rilasciano ostaggi

Rosita Ponti

Ottobre 9, 2025

Negli ultimi giorni, si è delineata una potenziale svolta significativa nel conflitto tra Israele e Hamas, una situazione che ha segnato la storia recente con tensioni e violenze. Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato che le due parti hanno raggiunto un accordo preliminare, definito come la “prima fase” di un piano di pace per la Striscia di Gaza, che include il rilascio di ostaggi israeliani e un parziale ritiro delle forze israeliane.

Dettagli dell’accordo

Le fonti vicine ai negoziati hanno rivelato che circa 20 ostaggi israeliani ancora in vita dovrebbero essere liberati entro il prossimo sabato. I resti degli ostaggi deceduti verranno restituiti in un secondo momento, suddivisi in diverse fasi. Questo accordo, frutto della mediazione di Egitto, Qatar e altri attori internazionali, mira a stabilire le basi per una tregua più ampia e per l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

Termini principali dell’intesa

Tra i punti salienti dell’accordo si evidenziano i seguenti:

Rilascio degli ostaggi: Entro sabato, sono previsti il rilascio di circa 20 ostaggi israeliani ancora in vita, mentre i corpi degli ostaggi deceduti verranno restituiti in fasi successive.

Ritiro delle forze israeliane: Le forze israeliane si ritireranno fino a una “linea concordata”, come parte di questa prima fase.

Scambio di prigionieri: Israele si impegna a rilasciare prigionieri palestinesi, inclusi quelli condannati per reati gravi, in cambio della liberazione degli ostaggi.

Tregua e aiuti umanitari: L’accordo prevede una cessazione temporanea delle ostilità e il ripristino dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

Reazioni e incognite future

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha accolto positivamente l’accordo, esortando le parti a rispettare i termini stabiliti e a garantire che la liberazione degli ostaggi avvenga con dignità. In Israele, le famiglie degli ostaggi hanno reagito con un mix di emozione, speranza e cautela, consapevoli delle complessità che potrebbero emergere nei dettagli dell’accordo.

Tuttavia, permangono numerose incognite riguardo alla demilitarizzazione di Hamas, al futuro assetto politico e amministrativo di Gaza, alla tempistica precisa dei rilasci, al monitoraggio internazionale dell’accordo e alla fiducia reciproca tra le parti coinvolte. Se il rilascio degli ostaggi avverrà come previsto, rappresenterà un momento storico di sollievo per molte famiglie e un segnale incoraggiante verso una tregua duratura. Tuttavia, la realizzazione di una pace autentica richiederà molto di più: disarmo, ricostruzione, giustizia e riconoscimento politico rimangono sfide aperte e cruciali.

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