In occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, che si celebra l’11 ottobre 2025, emergono dati allarmanti riguardo alla situazione delle giovani donne nei Paesi caratterizzati da forti disuguaglianze di genere. Secondo un’analisi di Save the Children, circa 167 milioni di ragazze subiranno le conseguenze dei tagli agli aiuti umanitari internazionali, con un impatto diretto sulle loro opportunità e sulla loro sicurezza.
La situazione delle ragazze nel mondo
L’Unicef, in occasione di questa giornata significativa, ha messo in evidenza che una ragazza su cinque si sposa in età infantile. Dati preoccupanti rivelano che 122 milioni di ragazze non hanno accesso all’istruzione e quasi il 40% di loro non completa il ciclo della scuola secondaria. La violenza di genere è un altro aspetto drammatico: circa un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni ha subito violenza da un partner e più di un terzo degli adolescenti ritiene che la violenza domestica possa essere giustificata in alcune situazioni.
Nonostante alcuni progressi, i diritti delle bambine continuano a essere compromessi. La mancanza di sostegno e di opportunità non solo influisce negativamente su di loro, ma ha anche ripercussioni sulle comunità in cui vivono. Investire nel benessere e nell’istruzione delle ragazze rappresenta un’opportunità per migliorare le condizioni sociali ed economiche a livello globale.
Le conseguenze dei tagli agli aiuti umanitari
Save the Children ha avvertito che il calo degli aiuti umanitari, che nel 2025 ha registrato una diminuzione del 14%, avrà un impatto devastante sulle giovani donne nei Paesi più vulnerabili. Questi tagli non solo riducono le risorse disponibili per l’istruzione e la salute, ma aumentano anche i rischi di violenza e sfruttamento. Le ragazze, già in una situazione precaria, si trovano ora di fronte a opportunità ulteriormente ridotte.
La situazione è particolarmente critica nei Paesi in via di sviluppo, dove le disuguaglianze di genere sono più marcate. Il rapporto di Save the Children sottolinea che nessun Paese è attualmente sulla buona strada per raggiungere la parità di genere entro il 2030, come stabilito dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Questo scenario mette in luce la necessità urgente di un impegno globale rinnovato per garantire che le ragazze possano esercitare i loro diritti e avere accesso a un futuro migliore.