Mozambico: attacco jihadista provoca tre morti e undici bambini rapiti

Veronica Robinson

Ottobre 11, 2025

AgenPress. Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2025, i ribelli jihadisti hanno compiuto un attacco a Palma, una cittĆ  strategica nel nord del Mozambico, dove si trova un importante progetto di gas naturale liquefatto. L’incursione ha portato alla morte di tre persone e al rapimento di undici bambini, in un’operazione che segna un’escalation della violenza nella regione.

Dettagli dell’operazione

L’operazione, che ha coinvolto circa quindici militanti, ĆØ stata condotta poco dopo la mezzanotte. I ribelli hanno fatto irruzione in almeno quattro abitazioni, rapendo sette ragazze e assassinando tre individui. Inoltre, altri quattro ragazzi sono stati presi in ostaggio mentre si dirigevano verso le loro case. Questo attacco rappresenta il primo caso di guerriglia a Palma, che ĆØ situata a circa 30 chilometri dal confine con la Tanzania e ospita l’impianto principale del progetto di gas liquefatto del colosso energetico francese TotalEnergies.

Rivendicazione e contesto

L’organizzazione jihadista nota come Stato Islamico (IS) ha rivendicato la responsabilitĆ  per la morte di uno degli individui coinvolti nell’attacco. Da tempo, gli attacchi dei militanti che dichiarano lealtĆ  all’ISIS si sono intensificati nella provincia di Cabo Delgado, con episodi di violenza che si sono estesi anche alla vicina Nablus.

Impatto economico e sociale

La provincia di Cabo Delgado, caratterizzata da una popolazione a maggioranza musulmana, ĆØ una delle aree più impoverite del Mozambico. Nonostante ciò, le sue abbondanti risorse di gas hanno attirato investimenti significativi, tra cui quello di TotalEnergies, che ammonta a 17,2 miliardi di euro. L’attacco di ieri rappresenta il primo episodio di violenza a Palma dal 2021, anche se negli ultimi mesi si sono verificati diversi altri attacchi nei dintorni.

Situazione dei rifugiati

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha recentemente comunicato che i disordini in corso hanno costretto oltre 110.000 persone a lasciare le proprie abitazioni, con 22.000 sfollati solo nell’ultima settimana di settembre. Secondo Xavier Creech, rappresentante dell’UNHCR in Mozambico, il 2025 ha visto un aumento drammatico della violenza, con oltre 500 attacchi contro i civili, segnando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti, e comprendendo incursioni nei villaggi, rapimenti, omicidi e saccheggi.

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