Donald Trump ha recentemente intensificato le sue azioni contro la Cina, in risposta alle nuove restrizioni imposte da Pechino nel settore delle terre rare, un ambito di grande rilevanza strategica. L’ex presidente degli Stati Uniti ha annunciato, attraverso il suo profilo su Truth Social, che gli Stati Uniti applicheranno dazi doganali aggiuntivi del 100% sui prodotti cinesi importati. Queste nuove misure entreranno in vigore a partire dal 1° novembre 2025, o anche prima.
Nuovi dazi doganali
L’ufficio della Casa Bianca ha confermato che questo nuovo aumento si somma ai già esistenti dazi del 30% che erano stati introdotti a maggio 2025 su tutti i prodotti provenienti dalla Cina, oltre ai dazi specifici su categorie come acciaio, alluminio, rame e prodotti farmaceutici. Di conseguenza, per alcune categorie, i dazi doganali totali potrebbero raggiungere percentuali comprese tra il 150% e il 200%.
Giustificazione delle misure
Trump ha giustificato queste misure come una risposta alla “posizione estremamente aggressiva sul commercio” della Cina, annunciando anche l’intenzione di limitare le esportazioni verso Pechino di “tutti i prodotti software strategicamente importanti”. Questa decisione si inserisce in un contesto di crescente tensione tra le due potenze economiche.
Incontro cancellato
Il presidente statunitense aveva già espresso, sempre tramite Truth Social, la sua intenzione di cancellare un incontro programmato con il presidente cinese Xi Jinping, previsto per le prossime due settimane. Secondo Trump, la decisione è stata influenzata dal comportamento “molto ostile” di Pechino.
Accuse alla Cina
La Cina, che si conferma come il principale produttore mondiale di terre rare, è stata accusata da Washington di sfruttare la sua posizione dominante in questo settore. Le nuove restrizioni, annunciate giovedì 30 ottobre 2025 dal Ministero del Commercio cinese, riguardano l’esportazione di tecnologie legate all’estrazione e alla produzione di queste materie prime. Trump ha dichiarato che la reazione di Washington a queste misure è stata di “vera sorpresa”, evidenziando la complessità delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.