Il rientro degli anziani a Gaza: “Una tenda sopra le rovine della mia casa”

Rosita Ponti

Ottobre 12, 2025

Circa 500.000 palestinesi stanno facendo ritorno alle loro abitazioni, ridotte a macerie a seguito del conflitto. Le scene che si presentano sono toccanti: molti di loro indossano scarpe logore e trasportano con sé gli oggetti più essenziali, frutto di settimane di sopravvivenza in condizioni precari. I volti di uomini e donne di 60 anni appaiono segnati come se avessero vissuto il doppio degli anni. Nonostante il loro dichiarato sollievo per la fine delle ostilità, sono consapevoli che ciò che troveranno al loro ritorno sarà una casa distrutta. “Ci costruiremo sopra una tenda“, affermano, esprimendo la speranza che Dio possa alleviare le difficoltà per tutti.

Testimonianza di un palestinese

Un testimone, un palestinese che ha vissuto in prima persona le atrocità del conflitto, racconta la propria esperienza. “Siamo fuggiti sotto il fuoco nemico, sotto la minaccia della morte. È stata una prova difficile”, spiega. La sua voce riflette il peso di notti trascorse in tende, affollate e invase da zanzare, nella zona di al-Nuseirat, situata nel centro di Gaza, in un’area nota come Ard al-Mufti. “La situazione era estremamente complessa per noi: non c’erano aiuti e reperire cibo e acqua era un’impresa ardua. Ora torneremo in una casa distrutta e speriamo che Dio possa assistere tutti”, conclude con un tono di rassegnazione.

Situazione umanitaria nella Striscia di Gaza

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza rimane critica, con migliaia di persone che affrontano una realtà segnata dalla devastazione e dalla mancanza di risorse. Mentre i palestinesi tentano di ricostruire le loro vite, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole della necessità di un intervento per alleviare le sofferenze di chi è stato colpito da questa crisi.

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