Si è svolta il 12 ottobre 2025, in Umbria, la storica marcia da Perugia ad Assisi, un evento che ha visto la partecipazione di 50mila persone, rendendo questa edizione una delle più affollate di sempre. La manifestazione, dedicata alla pace, ha richiamato un vasto pubblico, unendo cittadini, attivisti e rappresentanti di diverse istituzioni.
La presenza di personalità di spicco
L’evento ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Francesca Albanese, relatrice per l’Onu sul Medio Oriente, e il sindaco di Betlemme, che hanno portato un messaggio di speranza e solidarietà. La loro presenza ha conferito un significato speciale alla marcia, sottolineando l’importanza del dialogo e della cooperazione internazionale per la pace. La manifestazione ha avuto inizio nella mattinata, con i partecipanti che si sono radunati in Piazza della Repubblica a Perugia per dare il via a questo cammino simbolico verso Assisi, città di San Francesco, patrono degli operatori di pace.
Un percorso ricco di significato
Il tragitto di circa 24 chilometri è stato caratterizzato da momenti di riflessione e condivisione, con diversi interventi e performance artistiche lungo il percorso. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di ascoltare storie di vita e testimonianze di chi vive in contesti di conflitto, rendendo l’esperienza ancora più toccante. La marcia non è stata solo un atto simbolico, ma ha rappresentato anche un forte richiamo alla comunità internazionale affinché continui a lavorare per la pace e la giustizia sociale.
Un evento che unisce generazioni
La partecipazione di 50mila persone ha dimostrato come la marcia per la pace sia un evento capace di unire diverse generazioni, dall’adolescente al nonno, tutti accomunati dall’auspicio di un mondo migliore. Gli organizzatori hanno espresso soddisfazione per l’affluenza, evidenziando come eventi di questo tipo siano fondamentali per mantenere viva l’attenzione su temi cruciali come la pace e la solidarietà. La marcia ha rappresentato un momento di grande unità, unendo le voci di chi desidera un futuro senza guerre e conflitti.
La marcia di quest’anno, con la sua alta partecipazione e il messaggio forte e chiaro, ha dimostrato che il desiderio di pace è ancora vivo e forte tra la popolazione, un segnale importante in un periodo storico complesso come quello attuale.