Confartigianato avverte: “Servono 2,2 milioni di professionisti green”

Rosita Ponti

Ottobre 13, 2025

La carenza di personale qualificato sta ostacolando la transizione ecologica in Italia. Nel 2024, le aziende hanno segnalato l’impossibilità di reperire 2.197.620 professionisti con competenze specifiche nel risparmio energetico e nella sostenibilità ambientale. L’allerta è stata lanciata da Confartigianato, che ha presentato un’analisi oggi, 13 ottobre 2025, a Milano in occasione dell’evento inaugurale della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità, in programma dal 20 al 25 ottobre in diverse località italiane.

Le difficoltà nel reperimento di personale green

Secondo i dati forniti da Confartigianato, nel 2024 le imprese hanno pianificato l’assunzione di 4.447.370 lavoratori con competenze green, rappresentando l’80,6% del totale delle nuove assunzioni previste. Tuttavia, il 49,4% di queste figure, pari a circa 2,2 milioni di lavoratori, è risultato difficile da trovare. La situazione è particolarmente critica in alcune regioni italiane, dove il tasso di irreperibilità supera la media nazionale. In Trentino-Alto Adige, ad esempio, la percentuale di lavoratori green introvabili raggiunge il 58%, seguita da Umbria con 56,8%, Friuli-Venezia Giulia con 56,6%, e Valle d’Aosta con 56,4%. Altre regioni come Abruzzo e Marche segnano un 53%, mentre il Veneto si attesta al 52,9%.

Le province con il maggior tasso di irreperibilità

La classifica delle province italiane con il più alto tasso di difficoltà nel reperire lavoratori green è guidata dalla Provincia Autonoma di Trento con un tasso del 58,4%, seguita da Cuneo al 58,3% e Bolzano con il 57,7%. Confartigianato evidenzia che le micro e piccole imprese (Mpi) e il settore artigiano sono particolarmente colpiti. Infatti, nel 2024, le piccole imprese avevano previsto di assumere 1.616.460 lavoratori con competenze green, ma oltre la metà, il 55,6% (circa 899.040 unità), è risultato difficile da reperire. Nelle imprese artigiane, su 235.420 lavoratori green da assumere, ben 148.030 (il 62,9%) non sono stati trovati. Le regioni con le maggiori difficoltà per le Mpi sono Friuli-Venezia Giulia (65,4%), Trentino-Alto Adige (64,1%), Umbria (63,2%), Piemonte-Valle d’Aosta (60,7%), Veneto (60,1%) e Abruzzo (59,3%).

Le proposte di Confartigianato

Marco Granelli, presidente di Confartigianato, ha avvertito che il rischio è di vedere una transizione ecologica senza lavoratori adeguati. Ha sottolineato che si stanno lasciando scoperti centinaia di migliaia di posti di lavoro, che rappresentano un’opportunità unica per i giovani e per la competitività del Paese. La sostenibilità, secondo Granelli, non è solo una questione etica, ma una strategia fondamentale per la crescita economica, attualmente ostacolata dalla mancanza di competenze.

Granelli ha anche sottolineato l’importanza di un’alleanza stabile tra il sistema scolastico, la formazione tecnica e il mondo del lavoro, affinché le nuove generazioni possano acquisire le competenze necessarie nel campo green. Ha proposto una riforma della formazione tecnica e professionale, mettendo l’accento sull’importanza dell’ambiente e dell’efficienza energetica nei programmi scolastici, con un potenziamento dei percorsi di istruzione duale e di apprendistato.

Confartigianato ha rinnovato l’appello a rafforzare le politiche attive per il lavoro, con incentivi per l’assunzione di giovani formati su temi come l’efficienza energetica, le energie rinnovabili, l’edilizia sostenibile, la gestione dei rifiuti e la digitalizzazione dei processi produttivi. Granelli ha concluso affermando che le imprese artigiane sono pronte ad affrontare la sfida green, ma è fondamentale che le buone intenzioni non si scontrino con una realtà di mancanza di personale preparato. La sostenibilità del futuro economico e ambientale del Paese è in gioco.

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