La lunga notte: oggi il rilascio di ostaggi e prigionieri, poi il vertice a Sharm

Rosita Ponti

Ottobre 13, 2025

La situazione a Gaza sta vivendo un momento cruciale, con l’annuncio di una tregua che segna un potenziale cambiamento nel conflitto. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas inizierà alle 7 ora italiana, mentre il presidente statunitense Donald Trump si prepara a tenere un discorso alla Knesset e successivamente a partecipare a un summit di pace a Sharm el-Sheikh, in Egitto, insieme a venti leader regionali, escludendo sia Israele che Hamas. Nel frattempo, circa mezzo milione di profughi stanno tornando a Gaza City, trovando una situazione devastata e priva di risorse.

Herzog onora Trump con la massima distinzione civile di Israele

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha annunciato che conferirà a Donald Trump la Medaglia d’onore presidenziale, riconoscendo il suo contributo nel facilitare il rilascio degli ostaggi e nel cercare di porre fine alla guerra con Hamas. Herzog ha dichiarato: “Grazie ai suoi instancabili sforzi, Trump ha non solo riportato a casa i nostri cari, ma ha anche gettato le basi per una nuova era in Medio Oriente, basata sulla sicurezza e la cooperazione“. Il premio sarà consegnato nei prossimi mesi e Herzog informerà Trump della sua decisione durante la sua visita in Israele.

Rilascio degli ostaggi previsto per le 7 ora italiana

Le famiglie degli ostaggi israeliani hanno ricevuto comunicazioni che confermano che il rilascio inizierà alle 8 ora locale, corrispondente alle 7 in Italia. Haaretz ha riportato che il processo di rilascio avverrà in due fasi, con il primo gruppo che sarà liberato da Khan Younis e altre aree della Striscia. L’attesa è palpabile tra le famiglie, che si preparano a riabbracciare i loro cari dopo un lungo periodo di angoscia.

Avviso per le famiglie: dirigersi verso il confine di Gaza

Alcune famiglie, specialmente quelle che risiedono lontano dal sud di Israele, sono state avvisate di iniziare a muoversi verso la base di Re’im, situata al confine con Gaza. Questo avviso è stato emesso in vista del previsto rilascio degli ostaggi. Secondo le informazioni fornite dai media israeliani, il rilascio avverrà in due fasi, con un secondo gruppo di ostaggi che dovrebbe essere liberato un’ora dopo il primo.

Scontri violenti a Gaza: decine di morti

Notizie provenienti da Gaza riportano di scontri violenti tra Hamas e milizie locali, con un numero significativo di vittime. Questi scontri si verificano a poche ore dal previsto rilascio degli ostaggi. Hamas ha accusato una milizia filoisraeliana di aver attaccato le sue forze, mentre membri del clan Doghmush sostengono che Hamas ha approfittato della tregua per colpirli in quanto collaboratori di Israele. Tra le vittime si segnala anche un giornalista e blogger, Saleh Al-Jafarawi.

Il vertice di pace a Sharm el-Sheikh senza l’Iran

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha annunciato che l’Iran non parteciperà al vertice di pace a Sharm el-Sheikh, sottolineando l’impossibilità di dialogare con chi ha attaccato il popolo iraniano. Questo vertice, presieduto da Trump e al-Sisi, mira a discutere la situazione a Gaza e a promuovere la stabilità nella regione, ma sia Israele che Hamas non saranno presenti.

Accordi di pace in Medio Oriente: esperienze passate

Il premier del Qatar, Mohammed Jassim Al Thani, ha dichiarato che i mediatori hanno deciso di rinviare i colloqui su questioni più complesse riguardanti il futuro di Gaza, poiché le parti non sono pronte per un accordo completo. Al Thani ha evidenziato che, sebbene sia stato raggiunto un accordo parziale, le questioni più difficili rimangono irrisolte.

La Croce Rossa smentisce di avere visitato gli ostaggi

La Croce Rossa ha negato di aver già visitato gli ostaggi israeliani che saranno liberati. In un comunicato, l’organizzazione ha confermato di essere in contatto con le parti coinvolte per garantire un’operazione di restituzione sicura, ma ha smentito le notizie riguardanti le condizioni mediche degli ostaggi.

Uccisione del giornalista Saleh Al-Jafarawi a Gaza

Saleh Al-Jafarawi, un noto giornalista e blogger, è stato ucciso a Gaza. Era conosciuto per i suoi reportage sulle conseguenze della guerra e aveva ricevuto minacce in passato. Le organizzazioni per la libertà di stampa hanno denunciato l’uccisione di oltre 270 operatori dei media a Gaza dall’inizio del conflitto.

Netanyahu: “Inizia il percorso di guarigione”

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che domani segnerà un momento storico per il ritorno degli ostaggi. In un messaggio ai media, ha parlato di un nuovo cammino di ricostruzione e guarigione per il popolo israeliano.

Il vertice di pace a Sharm el-Sheikh con la partecipazione di Trump

Il presidente Trump, durante la sua visita in Israele e in Egitto, parteciperà a un vertice di pace a Sharm el-Sheikh. Il programma prevede incontri con le famiglie degli ostaggi e un discorso alla Knesset. Il vertice mira a rafforzare gli sforzi per la pace e la stabilità in Medio Oriente.

Ritorno dei profughi a Gaza City: una vita distrutta

Il ritorno dei profughi a Gaza City è segnato dalla devastazione. Molti di loro si trovano di fronte a case distrutte e una vita che non sarà mai più la stessa. La situazione umanitaria è critica e le prospettive di ricostruzione restano incerte.

Il comandante dell’IDF: la guerra non è finita

Il capo di stato maggiore delle forze armate israeliane, Eyal Zamir, ha dichiarato che la guerra a Gaza non è ancora conclusa. Ha sottolineato che l’IDF continuerà le operazioni durante l’attuazione della tregua e il ritiro parziale, fino alla smilitarizzazione della Striscia.

Con il futuro di Gaza ancora incerto, la comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, sperando in una risoluzione duratura che possa portare pace e stabilità nella regione.

×