Manovra: oggi si svolge l’incontro tra il governo e le imprese italiane

Rosita Ponti

Ottobre 13, 2025

Oggi, 1° dicembre 2025, il governo italiano ha avviato un incontro cruciale con le associazioni datoriali e di categoria, dopo il dialogo con i sindacati avvenuto venerdì scorso. L’obiettivo della riunione è discutere la prossima legge di bilancio, in un contesto economico caratterizzato dalla scadenza dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Nonostante l’ammontare senza precedenti di questi fondi, la crescita economica si attesta vicino allo zero, spingendo Confindustria a richiedere un rinnovato supporto statale.

Confindustria chiede sostegno

Durante l’incontro, il vicepresidente di Confindustria, Angelo Camilli, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale dell’industria italiana. “Da gennaio, l’industria italiana è nuda, senza strumenti per competere in un contesto di incertezza, dazi e rischio di delocalizzazione”, ha dichiarato. Camilli ha sottolineato la necessità di misure forti per incentivare gli investimenti, affermando che servono otto miliardi di euro all’anno per evitare una stagnazione. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha aggiunto che la legge di bilancio deve focalizzarsi sulla crescita, evidenziando l’importanza degli investimenti per mantenere la competitività a livello globale.

Richieste di Confcommercio e Confesercenti

La vicepresidente di Confcommercio, Donatella Prampolini, ha messo in evidenza il legame tra la legge di bilancio e la riforma fiscale, proponendo la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35 al 33 per cento e l’innalzamento del limite di reddito da 50.000 a 60.000 euro. Ha anche chiesto misure per alleggerire il carico fiscale sulle tredicesime e sugli aumenti contrattuali. D’altra parte, il segretario di Confesercenti, Mauro Bussoni, ha sottolineato l’importanza di sostenere i consumi, evidenziando la fragilità della domanda interna e la necessità di politiche fiscali più incisive per le famiglie, dato che la spesa reale è ancora inferiore dell’11% rispetto al 2019.

Costi energetici e transizione industriale

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA) ha richiamato l’attenzione del governo sui costi energetici, che rimangono elevati in Italia. L’associazione ha chiesto non solo una riduzione dei costi energetici, ma anche una transizione industriale “a misura di PMI“, insieme a una semplificazione delle procedure amministrative per facilitare le piccole e medie imprese.

Proposte sulla prima casa

Nel frattempo, durante il vertice di maggioranza tenutosi ieri, è emersa l’idea di escludere la prima casa dal calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee), con un criterio selettivo basato sul valore catastale dell’immobile. Questa proposta, sostenuta dalla Lega e dal vicepremier Matteo Salvini, ha trovato un consenso tra i partiti di centrodestra. Sebbene il tetto non sia stato ancora definito, si parla di un valore catastale attorno ai 100.000 euro, corrispondente a un valore commerciale di 300-400.000 euro, anche se la sostenibilità finanziaria di tale misura rimane incerta.

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