Benjamin Netanyahu ha preso la parola il 10 ottobre 2025, prima dell’intervento di Donald Trump alla Knesset di Gerusalemme, esprimendo il suo apprezzamento per il sostegno ricevuto dall’ex presidente americano. Durante il suo discorso, Netanyahu ha affermato: “Rimarrai scritto nella storia di Israele“, evidenziando l’importanza del legame tra i due leader. Ha ringraziato Trump per aver “martellato” l’Iran e per il suo supporto incondizionato, definendolo “il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca“. Il premier ha anche sottolineato il riconoscimento della sovranità israeliana sulle alture del Golan, affermando che “nessun presidente Usa ha fatto di più per noi”.
Riferimenti agli eventi drammatici
Nel suo intervento, Netanyahu ha fatto riferimento a eventi drammatici accaduti due anni prima, il 7 ottobre 2023, quando gruppi di terroristi di Hamas attaccarono i kibbutz israeliani, causando la morte di migliaia di persone e il rapimento di centinaia di cittadini, tra cui 12 americani. Ha descritto gli attacchi come una tragedia che ha segnato profondamente il Paese, esprimendo la sua solidarietà ai familiari delle vittime. “Mio amico Donald, questi mostri prendono i bambini in ostaggio. In risposta a questo attacco del 7 ottobre, Israele ha fatto ciò che era necessario”, ha dichiarato Netanyahu.
Elogi alle forze armate israeliane
Il primo ministro ha anche elogiato le forze armate israeliane, affermando che i soldati hanno combattuto “come leoni” contro i terroristi, ottenendo importanti vittorie contro Hamas e l’asse del terrore, che include l’Iran. “Grazie al suo aiuto, la leadership degli Houthi è sparita, così come i missili balistici iraniani. Il loro potenziale è perduto per sempre”, ha aggiunto, sottolineando i risultati ottenuti grazie alla cooperazione con Trump.
Riflessioni sulla perdita e sulla pace
Netanyahu ha espresso il suo profondo rammarico per la perdita dei soldati israeliani, definendoli eroi che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza della nazione. Ha affermato che, grazie a questi sacrifici, Israele potrà continuare a prosperare e, auspicabilmente, raggiungere la pace. Concludendo il suo discorso, il leader israeliano ha affermato: “Con la nostra pressione militare e la leadership di Trump abbiamo raggiunto questo obiettivo”. La sua allocuzione, durata circa 15 minuti, si è chiusa con una benedizione: “Che Dio benedica le nostre due terre promesse”.